Halloween e le tradizioni cancellate

zucca di alloween 350 260

zucca di alloween 350 260di Fausta L’Insognata Dumano – Una voce un po’ fuori dal coro, parliamone: Halloween….la festa globalizzata, che impazza il 31 ottobre, la festa che gli intellettuali disdegnano e storcono il naso, la festa criticata come una carnevalata dagli oltranzisti cattolici….ma nelle mie vene scorre il sangue del sud e con la festa dei morti ho un rapporto particolare.
Da bimba non ho conosciuto i nonni, quelli uomini, ma con quello siciliano ho stabilito un rapporto, grazie alla festa, era una sorta di Babbo Natale,, ero impaziente, aspettare i suoi doni, il mio nonno ciociaro non mi portava niente.
In Sicilia i morti non muoiono mai, restano tra noi a scrutarci, come dice Eduardo De Filippo in una commedia “I morti sono sotto i tappeti,sotto le sedie,sotto i mobili”….e allora la mattina caccia al tesoro per cercare la frutta, li pupi di zucchero, Crescendo ho scoperto la novella di Verga “La festa dei morti”, letto Sciascia “il cristianesimo consentiva esplosioni pagane”, per il prof Fragale,docente di “antropologia” “la festa dei morti serve a rompere la paura dei morti, a creare un legame”.
In fondo in tutto il sud, a Napoli i cadaveri venivano tirati e travestiti, in puglia si imbandisce una tavola per permettere ai morti di rifocillarsi, in Calabria si banchetta sulle tombe..
Dal sud questa festa non si è diffusa nel resto dell’Italia, invece quella di Halloween ha globalizzato il pianeta, le contaminazioni culturali sono importanti, ma diventano pericolose se soppiantano completamente gli usi e i costumi di un popolo…..la mia festa dei morti era magica, continuo a viverla con magia, ben venga la zucca con la candela, ma sono lontana dai morti viventi con facce devastate.

 

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Fausta L'Insognata Dumano

ByFausta L'Insognata Dumano

Fausta Dumano divenuta Fausta L'Insognata Dumano è laureata in lettere con tanti sogni nel cassetto. Giornalista, scrittrice, critica d'arte si è inciampata nella prima supplenza con il favoloso mondo degli studenti ed è rimasta intrappolata nel discount istruzione. Frequenta corsi di scrittura creativa, ha pubblicato alcuni libri di narrativa. Da sempre è impegnata nell'arcipelago della sinistra.Ambientalista nel dna, la mamma le parlava di difesa del verde, quando non era nell' agenda della politica tanto da creare la prima festa dell'albero ad Arpino negli anni 60. Impegnata nell'arte pubblica relazionale con artqube e 03100 (zerotremilacento) vive a Frosinone, per metà ciociara e per metà siciliana, cresciuta con due culture e stili di vita differenti... è fortemente convinta che la diversità sia un valore importante, per questo si impegna nelle associazioni che favoriscono l'integrazione. Ha insegnato nelle scuole operaie ai migranti, ai figli di un dio minore e in carcere. Perennemente innamorata dell'idea dell'amore, i capolavori indiscussi della sua creatività sono i suoi figli Venera e Matteo, che riescono sempre a strapparle un sorriso, anche quando tutti i pianeti si allineano contro.

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