Il senso vero della farsa delle elezioni provinciali

CECCANO A SINISTRA 350 minSimbolo della listsa Ceccano a SinistraSimbolo della listsa Ceccano a Sinistra

PRC CECCANO. PARTITI

Il 60% di astensionismo alle ultime elezioni di 1° livello (cioè con partecipazione popolare) è solo l’ultimo dei segnali mandati

CECCANO A SINISTRA 350 minPochi giorni fa si sono tenute le lezioni cosi dette di 2° livello per eleggere il consiglio provinciale e all’inizio del 2022 i consiglieri eletti voteranno il presidente. Scritta così può sembrare una normale elezione come tante nel ns Paese se non fosse per quell’aggettivo: 2° livello.

Come forse si saprà significa semplicemente che i cittadini della provincia di Frosinone non possono votare, gli è stato tolto il diritto costituzionale di eleggere i propri rappresentanti.
Eh si, qualche tempo fa una maggioranza parlamentare decise che le provincie “dovevano” essere abolite, la politica è un costo dicevano, aboliamo tutto quello che possiamo abolire, soltanto una élite informata e consapevole delle proprie capacità può governare il popolo.

Una volta visto che le provincie non potevano più essere abolite, perché inserite nella carta costituzionale, decisero che un pugno di uomini e donne (l’elite) ne avrebbe determinato il corso, in questo caso l’elenco dei consiglieri e sindaci dei comuni della nostra provincia; nel nostro caso poco più di 1000 persone decidono per circa mezzo milione di abitanti.

Da quest’anno poi, dopo l’ennesima riforma, l’ente provincia tornerà ad avere assessori oltre al presidente e deciderà dei fondi PNRR per le proprie competenze, quindi un ruolo per niente marginale.
Il sogno piccolo borghese dell’attuale classe politica ha compiuto uno dei suoi capolavori: fuori i cittadini dalle scelte democratiche e una combriccola di capi corrente e capi partito (?), professionisti della politica di ottocentesca memoria, potrà allegramente decidere il destino di un ente democratico e costituzionale.

Nella sua sbornia filoliberista il Partito Democratico è stato capace anche di questo, dato che fu l’ex ministro Del Rio a concepire un simile disastro; vorremmo proprio chiedere a lui e a tutti quelli che parteciparono a quest’obbrobrio legislativo quale pensiero democratico, quale anelito di libertà si celava dietro queste scelte. La stessa cosa vorremmo chiedere a chi ha partecipato,pochi giorni fa, a questa elezione farsa.

Ma vorremmo sommessamente dire che non è l’unico caso di espulsione dei cittadini dal processo democratico che in questi anni di “modernizzazione capitalistica” è avvenuto.
Ricordiamo tutte le leggi per limitare il diritto di sciopero nei vari comparti, quelle redatte per limitare il diritto a manifestare, tutte quelle fatte per impedire o ridurre la possibilità di “class action” verso le multinazionali come sempre verso le multinazionali l’impossibilità ad agire contro le delocalizzazioni dei siti produttivi, ecc. ecc.

Ma, vogliamo rimarcare, sempre per l’esercizio del diritto di voto, tutte le leggi fatte negli ultimi anni contro la rappresentanza e la partecipazione popolare:
introduzione di sbarramenti elettorali sempre più alti, in tutti i tipi di elezioni, da quelle parlamentari a quelle circoscrizionali, riduzione del numero degli eletti, ad esempio Ceccano pochi anni fa eleggeva 30 consiglieri comunali portati poi a 20, che sommati al premio di maggioranza e allo sbarramento elettorale determinano di fatto l’espulsione di migliaia di voti dal consesso democratico.
Immaginate questa cosa riportata in tutte le elezioni: provinciali, regionali, camera e senato cosa rappresenti complessivamente per tutto il territorio nazionale, alla fine milioni di cittadini senza rappresentanza ed espulsi di fatto dai processi decisionali democratici.

Adesso pochi mesi fa nell’ultimo delirio di autodistruzione di questa classe politica, la scelta scellerata di ridurre ulteriormente il numero dei parlamentari: da 315 a 200 per il senato e da 630 a 400 per la camera.
Ciò porterà l’Italia ad avere uno dei rapporti eletto/elettore più alti del mondo, inconcepibile per la nostra storia e tradizione.
Pensate l’ultimo parlamento appena eletto 3 mesi fa in Germania avrà circa 750 deputati e non mi sembra che per i tedeschi sia tutto questo problema; oppure il numero relativamente basso di deputati e senatori a livello federale negli USA è controbilanciato dalla marea di eletti nelle varie assemblee: statali, contea, comunali, circoscrizionali, perfino gli sceriffi ed i giudici sono nominati attraverso elezioni in quella nazione…

Noi di Ceccano a Sinistra siamo fortemente all’opposizione di questo modo di pensare ed agire, a distanza di poco tempo da tutte queste “riforme” si può trarre già un giudizio: la democrazia italiana sta meglio o peggio?
La partecipazione popolare è migliorata? Oppure stiamo assistendo ad un drammatico abbandono da parte degli italiani alla vita democratica?
La percentuale del 60% di astensionismo alle ultime elezioni è solo l’ultimo dei segnali mandati, come anche l’abitudine a far mancare sempre il quorum ai referendum, dopo il tradimento del risultato il referendum sull’acqua bene pubblico dato dall’attuale classe politica.

Per noi il giudizio è drastico e come scriveva qualcuno “la verità è rivoluzionaria”,
stiamo peggio… molto peggio!
Va ricordato che la democrazia non si declina esclusivamente come “modernizzazione capitalista”; in questi ultimi 20 – 25 anni in Italia il pensiero unico dominante, il neoliberismo, ha imposto i suoi dogmi che si stanno rivelando fallaci e siamo contenti di non essere i soli a pensarla così, l’opposizione al pensiero unico sta montando in tutto il mondo, anche al centro dell’Impero, gli USA.

Non pensiamo che sarà facile abbattere questo modo di pensare, basta vedere la fine che ha fatto il Movimento 5S, e all’imposizione di Draghi come Presidente del Consiglio.
Pensiamo infatti che il Capitale, il neoliberismo lotterà con tutte le sue forze per mantenere ben saldo nelle proprie mani il potere, e dovremmo costruire dal basso e democraticamente una lotta che sia unitaria ed alternativa allo stesso tempo, appassionante e moderna, che non lasci nessuno da parte e sia realmente portatrice di un cambiamento sociale e politico.

 

Ceccano,29 dic. 2021
Ceccano a Sinistra

 

 

 

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