PD CIRCOLO DI CECCANO
Attaccare le persone e soprattutto ledere la dignità di chi lavora!
di Antonio Nalli
Desidero esprimere tutta la mia solidarietà al consigliere comunale Andrea Querqui, per l’attacco strumentale, fazioso e carico di livore con il quale è stata dipinta la sua attività consiliare, a fronte di una legittima richiesta di trasparenza amministrativa che deve essere garantita a consiglieri comunali e cittadini tutti.
Purtroppo nel Comune di Ceccano nulla di tutto ciò avviene regolarmente e sulle grandi questioni che soprattutto in questi mesi hanno tenuto banco nel dibattito politico amministrativo, non è propriamente filato tutto liscio come qualcuno vorrebbe far credere!
La favola dello slogan “indietro non si torna!” che prometteva una città più smart, più sicura, più verde, più vivibile e meno inquinata, si è ben presto arenata e questo perché il Sindaco non ha compreso che vincere non è soltanto battere i propri avversari, ma vincere i propri limiti, risolvere delle difficoltà.
Ma nessun limite personale è stato superato e nessuna delle difficoltà del nostro territorio è stata risolta e men che meno affrontata con opportuna serietà. A partire dalla questione ambientale!
Siamo di fronte ad un’amministrazione comunale che agisce con prepotenza ed arroganza nei confronti dei propri avversari politici e che ancora si nasconde dietro la cosiddetta “cultura dell’alibi”.
La celebre frase “colpa di quelli di prima” è diventata ormai l’inno di rappresentanza di questa maggioranza e dopo circa 8 anni di governo, è ancora lo stornello ossessivo al quale ricorrere per qualsiasi argomento si possa correre il rischio di una brutta figura.
Ma è proprio da alcune delle esternazioni diramate in risposta al consigliere comunale Andrea Querqui, che emergono tutta una serie di contraddizioni. Il Sindaco Caligiore accusa le vecchie amministrazioni politiche per la gestione della vicenda dell’esproprio Accinni e dei lavori di Belvedere.
E’ davvero il Sindaco pro tempore che si occupa di eseguire formalmente una procedura di esproprio, notificando lo stesso ai leggimi proprietari o possessori del bene, calcolando e liquidando agli stessi il giusto indennizzo previsto dalla Legge? O forse questa è una procedura che spetta agli uffici comunali? E se nella gestione di un esproprio, lo stesso viene eseguito senza alcuna preventiva notifica ai proprietari e con un calcolo errato dell’indennizzo, la colpa può davvero essere imputata a qualcuno che opera al di fuori?
Ritengo che spalmare l’intero importo di oltre 100mila euro della sentenza “Accinni” sulle tasche di 23mila ceccanesi, così come fatto dalla maggioranza guidata dal Sindaco Caligiore, senza agire nei confronti del dirigente che, come ha ben evidenziato la Commissione Provinciale Espropri di Frosinone, non ha eseguito correttamente la procedura di esproprio, sia un atto scellerato che non guarda all’interesse della collettività, ma alla tutela di qualche piccolo privilegio.
Una vicenda che merita dunque di essere sottoposta all’attenzione della Corte dei Conti, come altre!
Infine, asserire che l’opposizione attacca gli uffici è un’altra fantasiosa storiella. Ad attaccare gli uffici ed alcuni lavoratori degli stessi, infatti, sono proprio il Sindaco e la sua maggioranza, con scelte appositamente messe in atto per arrecare danno a determinate persone.
Basta leggere i testi di alcuni bandi pubblici e la loro evoluzione per rendersi conto di come verso le Leggi Madia e la riforma Brunetta siano stati portati avanti dei tentativi per aggirarle, sui quali la Magistratura e la Corte dei Conti potrebbero fare presto luce.
Non si può infatti bandire un concorso per due persone e non tre per escludere un dipendente ed impedire allo stesso una crescita personale e poi deliberare, a concorso espletato, un atto con il quale si decide di assumere una terza persona dalla graduatoria del bando formalizzato. Questo è attaccare le persone, ma soprattutto ledere la dignità di chi lavora! Un atto contro perfino la nostra Costituzione, che certamente, per chi si reputa orgogliosamente fascista, non può far altro che ripudiare!
*Antonio Nalli
Segreteria del PD di Ceccano
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