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Manifestazione di lavoratoriUna ricostruzione della crisi politica che attanaglia il PD di Ceccano, non solo ma tutto il centrosinistra e le forze progressisteUna ricostruzione della crisi politica che attanaglia il PD di Ceccano, non solo ma tutto il centrosinistra e le forze progressiste

In queste ore di un caldissimo 20 luglio ’23 è in diffusione una raccolta di scritti di Angelino Loffredi sull vicende politiche e sociali di Ceccano svolte da oltre 10 anni fino ad oggi. Quello che segue il brano della mia presentazione che mi auguro si di sollecitacione a leggere il racconto di tutta la pubblicazione.

di Ignazio Mazzoli

Partecipazione

«Attenzione, … in politica non si vive di rendita», inizia così il primo articolo della nuova raccolta di Angelino Loffredi. Si tratta di 38 brani di cui più di 20 sono articoli veri e propri. Scritti per una riflessione sul decennio che stravolge il quadro politico di Ceccano. Negli anni ’970 si apre quasi un quarantennio di impegno unitario delle coalizioni di centrosinistra e si oblitera con l’avvento di un fazioso ed inconcludente centrodestra e della difficoltà a sapergli fare una giusta e meritata opposizione per costruire un’alternativa credibilmente valida.

Questa presentazione è la sintesi della mia personale lettura dello scritto di Angelino Loffredi.

In quello che leggerete troverete il racconto e la cronaca di una crisi senza equivoci evidente sin dal 2012, nel frusinate, con le sconfitte del PD nelle amministrative di Frosinone e Ceccano.

Scrive, infatti, Loffredi «Dopo le ultime elezioni del 2008- 2009- 2010- 20011 negli enti locali della nostra provincia il centrosinistra è quasi scomparso, è ininfluente. Tocca il punto più basso mai visto nel dopoguerra. Certo in questo scenario pesa drammaticamente la crisi del PD»

Con una lucida ansia di capire e di sapere cosa fare e come essere alternativi alla destra, ricostruisce in questa raccolta le pesanti responsabilità del PD di Ceccano e dei suoi dirigenti dalla fine del 900 all’arrivo di Giulio Conti che sembra portare il sapore di un’inversione di tendenza. Ci sarà?

Il degrado della politica raggiunge il suo massimo nella scelta di far fallire il tentativo della Sindaca Manuela Maliziola, (che non lo meritava nda), con l’autoscioglimento del Consiglio Comunale attraverso le dimissioni davanti al notaio. Un suicidio politico che apre le porte alla destra e ancora nessuno ha imparato e rinchiuderle. Infatti, nel 2015 arriva la sconfitta annunciata da quegli avvenimenti.

La crisi del PD nazionale, più tardi, esploderà in tutta la sua portata nel voto del 2018, confinando questo partito al ruolo di stampella di larghe e odiate coalizioni e infine di opposizione alla maggioranza di destra-destra che la Presidente Giorgia Meloni tiene insieme. Dopo 5 anni, ancora non si conoscono dettagliatamente e organicamente l’analisi di quel voto e le relative valutazioni e correzioni. Perché il Jobs Act non è oggetto di revisione, correzione, cancellazione? Il dialogo con le lavoratrici e i lavoratori riparte dal rispristino dei loro diritti. Solo alcuni ineliminabili esempi.

Gli articoli, di cui si parla, sono un osservatorio attento e importante che aiuterà a capire dove si è arrivati e il perché di questo approdo, in quanto percorrono tappe elettorali ed avvenimenti che segnano Ceccano e la sua cittadinanza

Ceccano 10 anni di storia
Ceccano. Per12 anni di storia

L’autore rivela molta lungimiranza. Basta rileggere il giudizio che dà sulle “primarie” come metodo di selezione: «Tale partito (il PD ndr) dopo avere ridotta ogni attività mi appare privo di proposta politica ed in preda a lotte interne. Le primarie servono appunto a bypassare tale maledetta crisi che si riverbera su tutta la coalizione di centrosinistra, la indebolisce, non ne fa fare un necessario balzo in avanti.» Possiamo verificarlo alla luce anche di avvenimenti Nazionali e Regionali.

Congresso nazionale Pd, a febbraio 2023. Votano prima 150.000 iscritti e danno la vittoria Stefano Bonaccini, poi, votano oltre 1 milione, fra iscritti e non iscritti, assegnando la vittoria a Elly Schlein. È la prima volta che i due voti si contraddicono. Ci sarà una ragione? Andrà spiegata dai nuovi dirigenti? Non apro qui le questioni che attengono a questo meccanismo di voto, meritano una sede a sé stante. Ma, il senso profondo di questo voto non può essere liquidato solo registrando il risultato, merita un esame critico del perché si determina e quindi cosa vuol dire ai sostenitori del PD ma anche all’Italia.

Per esempio, non si può affrontare il Congresso regionale del PD laziale senza un dibattito sulle ragioni della sconfitta elettorale del gennaio 2023. Non basta dire che si sostiene Leodori perché ha votato Schlein, e poi non cambia tutto il gruppo dirigente reale del Comitato Regionale del Lazio e resta invece in tanti posti chiave quello che ha portato il partito alla sconfitta. Si è evitato di discutere per lasciare tutto o quasi, com’era, con gli artefici della debacle di un partito e di una maggioranza al loro posto di comando, alcuni di questi sono da anni riconosciuti come i peggiori rappresentanti del clientelismo nel Lazio. Per non dire altro.

Non possono restare al loro posto con tutti i propri “errori” che non si dimenticano e dei quali nessuno di loro fa pubblica ammenda. Stiamo parlando di snaturamento del partito e dell’iniziativa politica scorretta e incoerente con le dichiarazioni verbali, del clientelismo prodotto a piene mani e anche del malcostume imperante fino a vere e proprie questioni morali, fino alla perdita di identità, se mai c’è stata.

Anche gli alleati debbono pretendere dai nuovi dirigenti PD un reale evidente cambiamento di rotta, non solo, ma anche di comportamenti e di moralità e pretendere un vero, concreto radicamento operativo sul territorio.

È in ballo la credibilità. È difficile esprimerla, nessuno ce la regala se non la si conquista con azioni concrete.

Municipio di Ceccano
Municipio di Ceccano

Non esistono bancomat di voti, né è sopportabile alcuna supponenza aristocratica. Non ci sono concessioni da fare, non si tratta di doni da elargire, ma si tratta di saper riconoscere esigenze, intanto, nella parte più fragile e indifesa della società e soddisfarle, legittimandole con l’opportuna iniziativa e lotta politica per conquistare i risultati necessari.

Le critiche che hanno raggiunto la Segretaria Elly Schlein, dopo il meritato entusiasmo per le posizioni espresse nelle Primarie che l’hanno fatta vincere, nascono da una certa delusione per la non puntuale continuità fra parole fatti. Se ci sono ostacoli a passare ai fatti lo dica e ne indichi nomi e cognomi degli ostacoli. Troverà tutto l’aiuto necessario.

Dice Loffredi nell’ultimo dei suoi scritti: «I fatti dimostrano che c’è una gran voglia di partecipare e fare opposizione ma esiste anche la necessità di dare una guida alla opposizione che sale dal paese e di assicurare nello stesso tempo un visibile e chiara esigenza fondamentale: una visione per la Ceccano del 2030.» Vale ovunque.

Dialogo, dialogo, dialogo sempre, nel partito e fra il partito e la società. Iniziativa politica organizzata, colloquio continuo. Bisogna che si parli delle proposte e di come si raggiungono gli obiettivi. Giuseppe Vacca, già presidente dell’Istituto Gramsci diceva: saper creare il “chiacchiericcio”. Non è una brutta parola in questo caso: è comunicazione diffusa.

Un esempio doveroso di inefficienza e di vuoto: che fine hanno fatto le “7 piste di lavoro per un’estate militante del 19 giugno 2023“? chi le conosce? In quale federazione sono diventate azione politica quotidiana?

Non basta la Tv, né bastano le interviste nei talk show, non basta scrivere sui social, non servono ordini del giorno votati dalle direzioni provinciali senza evidenti attività nei comuni e nei luoghi di lavoro…..Ci vogliono strutture territoriali che operino continuamente a promuovere le posizioni del partito e a questi organi riportino cosa percepiscono dalla gente.

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Ceccano, il monumento

Nella raccolta c’è una costante attenzione a come si muovono le forze sociali, all’ammodernamento della comunicazione, al vuoto dei due anni 2012-14, all’arrivo del Commissario Prefettizio e alla sconfitta annunciata del giugno 2015, insieme alla sferzante affermazione, tutt’ora attuale: «Ancora non assisto ad una discussione che metta al centro i drammi nostri,  l’amaro calice quotidiano da sorbire: inquinamento atmosferico e del fiume Sacco, la rapina dell’Acea, il sistema sanitario, il girone infernale del Pronto soccorso di Frosinone, la disoccupazione e via drammatizzando».

Non manca di ricordare iniziative qualificanti come quella del gennaio 2019 nella Sala parrocchiale di Santa Maria a Fiume di Ceccano in cui appare chiaro uno degli equivoci paralizzanti: la Bonifica valle del Sacco non può essere né sarà la bonifica di qualche area di suolo destinata a insediamenti edilizi e sostenuta da professionisti di vario genere

Nel settembre 2019 è manifesta l’inerzia difronte allo sfascio della giunta Caligiore così il 14 ottobre le dimissioni contestuali di 9 consiglieri provocano la fine di Caligiore 1.

Gli scritti di Loffredi non trascurano alcuna occasione per segnare sempre una strada da percorrere. Sono una presenza d’iniziativa: la battaglia per il mercato, le tutele contro il covid, le piccole questioni dimenticate nell’agosto del 2020, 100 anni 1920-2020 da Filippo Colapietro a Roberto Caligiore, solo per citarne alcune che ritroverete nella raccolta.

“La politica si muove e c’è chi non se ne accorge: un titolo che da solo è una narrazione”

Chi se ne accorge si ritrova nella fondazione della coalizione: ”Il Coraggio di Cambiare”. Ne è animatrice la dottoressa Emanuela Piroli e con lei Cives, Articolo 1, Ceccano a Sinistra, Verdi Europei.  Un segnale di svolta, coautore importante, delle novità dell’oggi.

La lucida ansia di capire e di sapere cosa fare e come essere alternativi alla destra si ripropone in una domanda, che fare?

Oggi è il «momento in cui fra l’opinione pubblica cittadina, le varie associazioni ed i partiti di opposizione è forte, ampio, diffuso il contrasto verso chi comanda il paese. Sono convinto che in questo periodo ne rappresenti il punto più alto. Basta leggere i commenti e…FB. Al limite della rabbia! …  non bastano gli interventi attraverso le tecniche virtuali o l’elettronico ma ben più importante è il contatto reale, quello fisico, la discussione diretta». Come esempio cita “Ceccano a sinistra” «che negli ultimi tre anni è stata la forza che con coerenza e maggiore continuità ha sollevato questioni legate alla necessità dei cittadini e non ha permesso che scendesse il cloroformio sulla Città.»

La lucida ansia di capire e di sapere cosa fare e come essere alternativi alla destra è attenta a ogni segnale che in germe può far maturare adeguati comportamenti. L’articolo “Ceccano. La strada per diventare l’Alternativa” del 22 giugno ’23 è la tangibile testimonianza.

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Ceccano i banchi dell’opposizione

 Il 20 giugno 2023, promosso dall’Associazione Progresso Fabraterno, il pubblico incontra i quattro consiglieri comunali di Ceccano Emanuela Piroli, Andrea Querqui, Emiliano Di Pofi, Maria Angela De Santis, “Iniziativa a dir poco necessaria” scrive Loffredi, giacché dall’ottobre 2021 mancava qualsiasi contatto fra i cittadini ed i propri rappresentanti in Consiglio Comunale. e così commenta: «Passare dalla frammentarietà alla completezza in ogni ramo in cui ci si oppone».

«Tale incontro, fortunatamente, è avvenuto in un momento in cui fra l’opinione pubblica cittadina, le varie associazioni ed i partiti di opposizione è forte, ampio, diffuso il contrasto verso chi comanda il paese. Sono convinto che in questo periodo ne rappresenti il punto più alto. Basta leggere i commenti, le critiche, le foto, i video che ogni giorno appaiono, anzi inondano FB. Al limite della rabbia! (…)

Nello stesso tempo in cui fotografo tale situazione sono anche consapevole» e gli preme evidenziarlo «si fa opposizione, finalmente, ma sul malfatto degli amministratori. (…) sollecito tutti affinché si passi dall’opposizione diffusa ma ancora frammentata ad un’alternativa valoriale, metodologica e programmatica. Un’alternativa che si diversifichi notevolmente da questa destra, che ponga al centro del proprio percorso i valori della trasparenza, partecipazione, collegialità. Che affermi il metodo che le scelte in Consiglio Comunale debbono essere discusse e condivise con i soggetti attivi e protagonisti della battaglia politica. I consiglieri vanno sostenuti in tutte le iniziative concordate insieme, sapendo che nessuno è disposto a rilasciare cambiali in bianco.»

Un’alternativa che potrà nascere solo con un’azione unitaria. A qualunque costo. Ogni altra tentazione porta al suicidio.


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ByIgnazio Mazzoli

Nato nel 1943. Fondatore e direttore di UNOeTRE.it. Risiede a Veroli in provincia di Frosinone. Lazio. Italia.

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