Ma che PD c’è nel frusinate?

Cgil, Cisl, Uil: forte rischio di desertificazione industriale investe la provincia


di Ignazio Mazzoli

Crisi complessa 350 260
Aziende abbandonate

FRUSINATE. I Segretari Generali di CGIL Giuseppe Massafra, di CISL Enrico Capuano e di UIL Anita Tarquini il 2 agosto scorso hanno rilasciato un preoccupatissimo comunicato sul degrado industriale del frusinate.

Prendeno spunto dalla dalle notizie di questi ultimi giorni, diffuse dagli organi di stampa, che annunciano «la decisione dell’impresa Gran Tour di Paliano, di spostare i suoi investimenti fuori dal territorio, esattamente come già nelle settimane scorse hanno fatto altri imprenditori locali», i sindacati dichiarano tutta la loro preoccupazione.

Ormai erano anni che non assistevamo ad una presa di posizione unitaria dei principali sindacati operanti in provincia di Frosinone e già di per sé questo è un evento di rilievo (e si può dire benvenuto) per il contenuto del messaggio e per l’iniziativa che nell’unitarietà conferma la gravità di ciò che sta accadendo.

Cioè, puntualizzano i sindacati: «Le conseguenze di tali decisioni, oltre ad avere un pesantissimo impatto occupazionale, rappresentano la crisi profonda del sistema produttivo ed il rischio di irreversibile impoverimento del territorio».

Per tali ragioni, chiedono a Unindustria provinciale un incontro urgente, per un approfondimento sulla questione e per condividere un’azione comune che coinvolga tutti i livelli istituzionali. Tutti i livelli istituzionali, compresi tutti i partiti se ancora esistono. Interessante notare subito come lo stesso Vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, abbia reclamato che ognuno faccia la sua parte a sostegno di progetti che riguardano la provincia.

Il comunicato di Cgil, Cisl e Uil si chiude invitando tutte le istituzioni a sentirsi ugualmente coinvolte, per la gravità della situazione, affermando che «non si fermeranno finché non si avranno risposte e non escludono, a tal fine, di intraprendere iniziative di mobilitazione sul territorio che pongano al centro la salvaguardia dell’occupazione e dell’apparato produttivo».

Impossibile restare in silenzio. Eppure… sembra incredibile, ma c’è chi tace.

Ci è dato di leggere solo una dichiarazione individuale di Ermisio Mazzocchi che annuncia come «nel PD è diffusa l’opinione che si debbano condividere e sostenere le richieste dei sindacati e che sia necessario promuovere opportune iniziative per affrontare la grave situazione economica della provincia» a fronte di un forte rischio di desertificazione industriale, che investe la provincia, produce ulteriore povertà e disuguaglianze. (…) in una realtà come quella frusinate /con una incidenza della povertà del 30,1% dei suoi residenti, che risulta essere la più colpita tra quelle del Lazio nel mentre «l’abolizione del Reddito di cittadinanza, che nella provincia di Frosinone interessa 10.832 nuclei familiari».

Mazzocchi ha sollecitato una presa di posizione del PD provinciale, che non è venuta. Ma a quello che ci risulta, oltre la reazione di Mazzocchi, nessun’altra area del PD si è mossa.

Il PD della Schlein nel frusinate non c’è? Che fine ha fatto l’estate di movimento decisa e approvata della Direzione nazionale del PD il 19 giugno scorso? Dovremmo veder manifesti, in ogni comune, sul salario minimo e su questa crisi provinciale che i Sindacati denunciano. Per non parlare delle migliaia di volantini che non ci sono e anche dei post che mancano su Facebook e altri social.

Un sorta di congiura del silenzio sterilizza ogni iniziativa… in attesa di qualche “miracolo” che non si sa dove dovrebbe verificarsi … a Roma forse?

Anche a me è stato impossibile procurarmi delle risposte. Interrogati i morti viventi nessuno ha risposto.

aggiornato l’8 agosto 2023 ore 14,00


Il documento della Direzione PD

PD: 7 piste di lavoro per un’estate militante

Il comunicato di Cgil, Cisl e Uil

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ByIgnazio Mazzoli

Nato nel 1943. Fondatore e direttore di UNOeTRE.it. Risiede a Veroli in provincia di Frosinone. Lazio. Italia.

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