L’acqua deve essere di tutti davvero

Acqua pubblica ©acqualys.itAcqua pubblica ©acqualys.it

Nel 2003 la Legge Galli fece concedere per 30 anni la gestione del servizio idrico ad ACEA SPA


di Angelino Mattoni

L’acqua deve essere di tutti davvero
L’acqua deve essere di tutti davvero

ACQUA,Da quando il “Dio Mercato” ha sopraffatto (provvisoriamente?) gli altri Dei (Giustizia, Uguaglianza, Salute, Felicità, Conoscenza, ecc.) è a rischio la stessa vita degli esseri umani.

Se è vero che il nostro corpo è formato per circa 2/3 da acqua, privatizzare l’acqua equivale a cedere ad altri gran parte del nostro stesso corpo!

Il problema è mondiale, in alcuni Paesi si commettono omicidi per l’oro blu, in altri si fanno le guerre. In Italia invece?

Nel 2003, in attuazione della Legge Galli, anche in provincia di Frosinone fu concessa per trenta anni la gestione del Servizio Idrico ad una Società e precisamente ad ACEA SPA. Stante la storia ultracentenaria di ACEA, che aveva fornito egregiamente acqua ed elettricità agli abitanti di Roma, molti di noi avevano sperato che facesse altrettanto anche in Ciociaria. Purtroppo la speranza è durata “lo spazio di un mattino”!

ACEA ATO5, aiutata in ciò dai suoi stessi controllori, ha ridotto la gestione del Servizio Idrico della provincia di Frosinone in un disastro (tariffa più alta d’Italia, perdite rete idrica più alte d’Italia). Invece di instaurare un corretto rapporto tra Committente (Assemblea dei Sindaci) ed il Gestore/Appaltatore del Servizio (ACEA ATO5), si è proceduto subito ad instaurare un rapporto fondato sull’inciucio e sulla corruzione: il Gestore ha assunto i familiari dei committenti/controllori e ha dato in appalto e subappalto lavori e manutenzioni a ditte e dittarelle sponsorizzate dagli stessi amministratori locali!!

Non solo: invece di investire e gestire in modo corretto (per esempio sostituendo con priorità i tronchi principali della rete idrica) ha seguito passivamente le richieste clientelari ed elettoralistiche degli Amministratori Locali (per esempio costruendo piccole estensioni terminali della rete).

A tutto questo si sommano altre cose assurde:

  1. Ad ACEA, nonostante la pessima gestione, è comunque assicurato l’utile, il profitto. Alla Società non interessa sostituire le condotte e riparare bene le perdite perché da essi non dipendono gli incassi. Di più, alla Società non interessa far pagare (il giusto) a tutti gli utenti perché tanto i mancati introiti li spalma su chi paga regolarmente le bollette (tramite gli oneri di perequazione);
  2. ACEA si è inventato un “modo” di applicazione della Tariffa Annuale che, parcellizzando i consumi per sottoperiodi e non effettuando il conguaglio a fine anno, Le permette di ”spillare” ulteriore denaro dalle tasche dei suoi clienti (una volta eravamo utenti!). In poche parole, pur consumando entro le fasce agevolata e base ci fanno pagare vari metri cubi nelle fasce di eccedenza e quindi fino a sette volte di più del dovuto!!

E’ chiaro che tale comportamento non solo andrebbe sanzionato amministrativamente ma andrebbe denunciato anche in sede civile e penale affinché la magistratura possa perseguire gli eventuali reati.

30/01/2024


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