Lietta Piattella “Oh Capitana mia capitana”

Movimento delle donne a Sora e dintorni - anni 70Movimento delle donne a Sora e dintorni - anni 70

..la conobbi a casa di Titti, altra voce del femminismo..


di Fausta l’Insognata Dumano

Lietta Piattella "Oh Capitana mia capitana"
Lietta Piattella “Oh Capitana mia capitana”

LIETTA. Ancora una volta vado cercando le parole che mi restano soffocate in gola: Lietta Piattella, insegnante, femminista, sindacalista, rivoluzionaria ci ha lasciati.

Le due immagini sono tratte dalla rete, sarà esposta l’8 marzo all’ Auditorium  Baronio:   La storia del  MOVIMENTO DELLE DONNEA SORA E DINTORNI, la seconda  foto proviene dalla sua pagina di Facebook.

Correvano gli anni 70, il femminismo è il fattore più significativo, che cambiò le nostre vite.

A Sora grazie agli spazi di autocoscienza la conobbi a casa di Titti, una altra voce del femminismo recentemente scomparsa.

Sono due giorni che vado cercando le parole, davanti a me scorrono le immagini ormai confuse di un film in bianco  e nero, colorate dalle manifestazioni moderne.

A unirci era pure la scuola, anche li una battaglia continua: una persona lungimirante, all’avanguardia e più allegra, che la vita mi ha fatto incontrare .

“Oh Capitana mia capitana. Mio faro, mia guida. Grande madre, sorella,compagna. Anche nella  distanza del tempo e dello spazio”.

Tra i banchi di una scuola sgangherata di periferia ci ha spronati a cercare, a inseguire e ad amare la bellezza, dice una studentessa nei social.

Come un tam tam la notizia della morte si è diffusa nelle pagine e io mi sento sempre più orfana.

Un abbraccio speciale a Lorenzo  Migliorini.


Lietta Piattella

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Fausta L'Insognata Dumano

ByFausta L'Insognata Dumano

Fausta Dumano divenuta Fausta L'Insognata Dumano è laureata in lettere con tanti sogni nel cassetto. Giornalista, scrittrice, critica d'arte si è inciampata nella prima supplenza con il favoloso mondo degli studenti ed è rimasta intrappolata nel discount istruzione. Frequenta corsi di scrittura creativa, ha pubblicato alcuni libri di narrativa. Da sempre è impegnata nell'arcipelago della sinistra.Ambientalista nel dna, la mamma le parlava di difesa del verde, quando non era nell' agenda della politica tanto da creare la prima festa dell'albero ad Arpino negli anni 60. Impegnata nell'arte pubblica relazionale con artqube e 03100 (zerotremilacento) vive a Frosinone, per metà ciociara e per metà siciliana, cresciuta con due culture e stili di vita differenti... è fortemente convinta che la diversità sia un valore importante, per questo si impegna nelle associazioni che favoriscono l'integrazione. Ha insegnato nelle scuole operaie ai migranti, ai figli di un dio minore e in carcere. Perennemente innamorata dell'idea dell'amore, i capolavori indiscussi della sua creatività sono i suoi figli Venera e Matteo, che riescono sempre a strapparle un sorriso, anche quando tutti i pianeti si allineano contro.

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