Disoccupati: pioggia di incertezze e rimpalli di responsabilità
- Scritto da Valentino Bettinelli
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Vertenza Frusinate
Arretrati mancanti e prospettive future ignote
di Valentino BettinelliNon trovano pace i lavoratori dell’area di crisi complessa Frosinone-Rieti. I disoccupati del comitato di Vertenza Frusinate sono tornati a riunirsi sotto la Prefettura di Frosinone, nella mattinata di mercoledì 10 febbraio. Giornata difficile per le avverse condizioni atmosferiche che non ha, però, scoraggiato i presenti.
Un gruppo che chiede chiarimenti sul completamento dei pagamenti del 2020: mancano ancora all’appello le mensilità di novembre e dicembre. Una chiarezza che pretendono con ancora più forza per quel che riguarda le prospettive future, che auspicano non legate esclusivamente allo strumento della mobilità in deroga, bensì correlate ad una fattiva partenza delle politiche attive del lavoro.
Ad aprire l’assemblea, come di consueto, il portavoce Gino Rossi, che ha richiamato ad un maggiore coinvolgimento di tutti i disoccupati del gruppo. “Le battaglie si vincono con la partecipazione” -esordisce Rossi- “Scopo del sit-in quello di riunirci e di informare sulla situazione attuale”. Ancora una volta obiettivo puntato su rappresentanti locali colpevolmente assenti. “La battaglia dovrebbe essere portata avanti dalla classe politica, ancora una volta latitante. Mancano ancora notizie ufficiali riguardo l’aggancio al 2 gennaio, per la mobilità 2021. Rischiamo, inoltre, che il fondo di 10 milioni, previsto per coprire le rimanenze del 2020, finisca. Sembra che la regione abbia richiesto 3 milioni, ma pare che il ministero non dia nessuna risposta. Il Ministro dell’economia Gualtieri ha firmato il decreto per le ripartizioni? Perché noi siamo sempre gli ultimi ad essere messi a conoscenza dei processi?”
L’appello di Gino Rossi è rivolto anche alle organizzazioni sindacali, presenti in piazza solo nelle persone di Pasquale Legnante, Cisl, e Angelo Paniccia, Ugl. Ai sindacati Rossi pone questioni chiare su politiche attive e prossimo futuro. “Abbiamo la notizia che lo scorso venerdì la regione aveva un incontro con il sindacato per le politiche attive, ma non sappiamo a cosa andremo incontro. Senza politiche attive non si può ripartire. Dovevamo fare la battaglia per il 2021, ma ancora siamo indietro al 2020 e non abbiamo alcuna certezza”.
Pasquale Legnante ha puntualizzato, diffondendo qualche novità ai presenti. “È notizia confermata questa mattina dalla Regione Lazio, che le adempienze sono state rispettate. Ci riferiscono che il problema è dovuto al rallentamento causato del riassetto governativo. Per le politiche attive è in programma a breve un nuovo incontro, per rivedere completamente il ragionamento. Bisogna spingere perché la macchina amministrativa riparta”.
Angelo Paniccia punta il dito nei confronti del “problema politico della macchina amministrativa regionale. Abbiamo sollecitato più volte l’incontro sulle politiche attive, che poi è saltato per impegni dell’assessore”.
Ancora una volta le istanze dei lavoratori di Vertenza Frusinate vengono accolte dal Prefetto Ignazio Portelli, nuovamente sceso in piazza tra i manifestanti. Lo stesso si è impegnato a “risolvere la parte amministrativa come le altre volte. Quando si formerà il nuovo governo, vedremo di interloquire direttamente con i nuovi delegati, per avere contezza del percorso futuro”.
La mattinata sotto la pioggia si è conclusa con un breve messaggio di Gino Rossi, che ha fatto un punto della situazione. “Faremo in settimana un incontro con le organizzazioni sindacali per cercare di capire gli sviluppi e, in caso di mancanza di soluzioni, bisogna cambiare strategia, organizzando manifestazioni direttamente a Roma”.
Un’altra giornata di protesta per i lavoratori ciociari, sempre più preoccupati per la mancanza di notizie certe e, soprattutto, per la quasi totale assenza di sostegno al reddito, con situazioni davvero gravi, che meritano una maggiore attenzione da parte di politica, istituzioni e sindacato.
Il 2021 per Vertenza Frusinate si apre, purtroppo, sotto la solita pioggia di incertezza e rimpalli di responsabilità.