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Il lavoro prima di tutto - Dibattito a Ceccano

pcdi ceccano 350 260di Ignazio Mazzoli (video) – Davvero da non credere. In piena campagna elettorale una iniziativa in cui non si fa propaganda e non si chiede il voto da parte di un partito che comunque partecipa alle elezioni amministrative di maggio 2015 a Ceccano.
Sabato 21marzo alle 17,00 nell'Auditorium della Biblioteca comunale del comune Frabraterno il PCdI ha organizzato un dibattito confronto sul tema "Il lavoro prima di tutto" sotto la direzione di Antonietta Vasetti, Segretaria dell'organizzazione locale.
Molti, di ogni età, a seguire il lavori dell'incontro al quale erano presenti anche dirigenti provinciali di quel partito a partire dal Segretario provinciale Oreste della Posta.
E' stata l'occasione per far incontrare disoccupati, precari e giovani in cerca di occupazione. La qualità della trattazione del tema si è subito delineata dall'introduzione di Tiziano Ziroli che rappresenta immediatamente la questione lavoro come u problema di diritti e di dignità della persona. "Siamo in difficoltà, è vero, ma siamo teste pensanti e sappiamo capire che siamo disoccupati non per colpa nostra e tanto meno del destino". I suoi riferimenti sono precisi dall'iniquo accentramento della ricchezza a fronte del quale ci sono sterminate masse di incapienti e veri e propri poveri , alle legislazioni che si vanno affermando in cui il lavoro non è più un diretto come, invece, è riconosciuto dalla Costituzione italiana, ma è scaduto a merce da usare a piacimento secondo individuali ed egoistiche valutazioni.
Della Posta, dopo aver sottolineato la novità e la necessità costituite dalla volontà di ridare vita al Partito comunista, ha condiviso il terreno di confronto proposto da Ziroli, richiamando subito come nella scelta di Papa Francesco di fare santoManuela Maliziola e Federica Staccone il Cardinal Romero, ucciso dai servizi segreti Usa per il suo impegno a fianco dei deboli e dei poveri, c'è un segnale che dovrebbe riguardare tutte le forze politiche di progresso e non solo le chiese: "in questa fase un partito democratico e di sinistra non è tale se non sta dalle parte di chi soffre".In questa chiave ha sentito di dare anche l'adesione sua e del suo partito alla "Vertenza Frusinate" lanciata da questo nostro giornale, unoetre.it
L'ex sindaca Manuela Maliziola che ha preso subito dopo la parola ha svolto un lucido ragionamento, molto partecipato da lei stessa, partendo da come oggi ci sia un progressivo ma inesorabile ridimensionamento dei diritti del lavoro. Ha condannato con durezza come procede la demolizione dello "Statuto dei lavoratori" e ha messo in forte rilievo come oggi le istituzioni più vicine ai cittadini pur non avendo prerogative specifiche e funzionali ad affrontare queste emergenze devono costruire tutte le occasioni di solidarietà con chi è senza lavoro, Gino Rossialleviare le loro condizioni di difficoltà quotidiane e sapere costruire un solido dialogo con tutte le istituzioni che hanno potere per intervenire concretamente nella crisi impedendo che vengano meno ai loro compiti e doveri.
La voce di chi soffre e si sente diseredato si alza forte e appassionata con il volto di Gino Rossi, ex Videocon, non di Ceccano presente anche per sottolineare come la loro lotta non è divisibile e non diversa da quella degli altri stabilimenti, dei precari, di tutti i disoccupati, di chi cerca lavoro. Diritti e dignità nel suo dire si sono intrecciati continuamente. Nel ripercorrere i dieci anni di lotte contro lo smantellamento della Videocon data in mano agli indiani che l'hanno portata alla chiusura.
Anche lui tenace combattente, racconta di aver pianto ripetutamente di fronte alla perdita del lavoro, è passato dalla disperazione che ha colto tutti, alla ricerca continua della forza per continuare a cercare soluzioni anche quando un giustizia amministrata burocraticamente condanna al carcere chi ha protestato per difendere il suo lavoro, occupando una porzione di autostrada del sole.
Siamo all'assurdo che difendere un diritto diventa una colpa. Rossi non si limitato a raccontare il passato, ne ha descritto la solitudine, la distanza di istituzioni e di rappresentanti politici di questa provincia facendo nomi e cognomi, ricordando che spesso l'incoraggiamento è venuto da chi faceva il gesto più semplice, apparentemente impotente, ascoltare i loro bisogni, cercare con chi ha questi bisogni un risposta, una possibile soluzione, dimostrare di avere la voglia di ascoltarli quei lavoratori, di provare il dovere di fare un pezzo di strada insieme. E, con grande calore, inaspettatamente, ringrazia Manuela Maliziola. Una fra i pochissimi che ha trovato tempo e volontà per occuparsi di lavoratori.

VIDEO - Oreste Della Posta Segretario provinciale del PCd'I frusinate presenta l'iniziativa "Il lavoro prima di tutto" svolta a Ceccano i giorno 21 marzo 2015 nell'Auditorium della Biblioteca comunale e annuncia l'adesione sua e del suo partito alla "Vertenza Frusinate" lanciata dal giornale on line unoetre.it

Ceccano 21 marzo 2015

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La delusione dei disoccupati non va raccontata? Certo che si! Quanto più possibile.

Marangoni Videocon 350 262di Ignazio Mazzoli - «SSSSSSSSSSSSSSSS...... silenzio ..........non disturbate .... stanno lavorando ....... non disturbateli». E' scritto nella pagina FB di NOI VDC dopo l'assemblea del 26 febbraio nella sala della Ragione ad Anagni. E' un post del 5 marzo, garbatamente ironico di una lavoratrice, Daniela Timperi.
Di silenzio ce n'è molto. Nessuno ha parlato o scritto di quell'assemblea. Perché? Io c'ero, ma non basta la mia testimonianza. Anzi non voglio fare la cronaca. Cerco alcuni lavoratori presenti ad Anagni e consentono che io raccolga i loro commenti e le valutazioni che hanno maturato.
Ci incontriamo il 7 marzo a Ceccano in casa Domenico Del Brocco della Marangoni, mi presenta sua moglie e la sua suocera, gentilissime. Con lui Gino Rossi della Videocon (superfluo dire chi è) e Tiziano Ziroli, disoccupato che segue attentamente le vicende e iniziative che coinvolgono gli altri due, presente ad Anagni. Egli lavorava in un Conad di Roma. Un trio certamente rappresentativo di senza lavoro. Si deve sapere cosa pensano dell'assemblea del 26. Perché non se ne è parlato? E' importante saperlo anche alla luce di frasi come questa: «Oggi 28 02 2015...Sono passatiGinoRossi 2 350 260 2 giorni dalla riunione al comune nessuno ha parlato,nessuno ha detto niente....Io dico la verità, ho sentito la Bianchi e Buschini sentire anche Scalia non ce l'ho fatta ho sentito le prime parole e sono andato via...». Così scrive il signor Paolo Tagliaboschi sempre su NOI VDC in Facebook appunto il 28 febbraio.
Gino Rossi non si fa pregare. «L'assemblea andava convocata, come ha fatto il sindaco Fausto Bassetta e gli do atto della continuità del suo impegno. Ci sono due vertenze aperte sul territorio di Anagni ed egli domenico del brocco 350cerca di non far spegnere la piccola fiamma di mobilitazione che è ancora accesa. L'incontro anche questa volta era molto partecipato. C'erano i consiglieri regionali Daniela Bianchi, Mauro Buschini e il senatore Francesco Scalia. Ma dov'era la grande squadra? Il presidente della Provincia, la senatrice Maria Spilabotte e certo mancava qualche altro. Sorprendente è stata la presenza inattesa del senatore Gian Marco Centinaio di Pavia appartenente al gruppo della Lega di Salvini, interviene sostenendo che bisogna chiedere la grazia per i 170 condannati. E qui? Silenzio» – Prosegue Rossi – «Non ho pregiudizi, Scalia ad esempio inizialmente è stato accanto a noi della Videocon, voleva finanche autodenunciarsi. Ma poi? Non si possono sempre ripetere le stesse cose. Mi colpisce la ripetitività. Mi sembra che non ci sia la capacità di impossessarsi di un problema e di portarlo a soluzione.»
Tiziano Ziroli che ha seguito con i suoi amici queste giornate di incontri – interrompe - e dice "gli eletti si devono rendere conto di cosa dire, nel giro di 4 giorni nono si possono ripetere le stesse cose".
Non mancano gli appelli al "paradiso": "Renzi si vanta dei salvataggi dell'acciaieria di Terni, dell'Elettrolux, ma qui niente? Ma qui la strage di aziende continua, chiude la Michelangelo SpA (vestiti di alta classe) 100 donne a spasso. Ormai di quelle in difficoltà non se ne salva una».
Tiro le prime somme: grazie a Bassetta, ma il risultato è ancora una gran delusione che sfocia in rabbia. tizianoziroliLa delusione dei disoccupati non va raccontata? Certo che si! Quanto più possibile.
I tre hanno giudizi condivisi. «Marangoni potrebbe ripartire domani se ci fosse la volontà di trovare un acquirente. E' pronta a ripartire premendo un bottone. E' una vertenza che prende forza da quando c'è Bassetta. Una manifestazione ad Anagni e una al MiSe. Deve crescere, però, il suo simbolismo. Videocon è dramma, ma fanno parte della stessa crisi che va combattuta tutti insieme. Videocon ha patito l'assenza di trasparenza, troppe verità diverse quelle raccontate dagli indiani e quelle di Passera. Le domande senza risposta sono quelle di sempre: che ci vuole per ottenere la "sesta salvaguardia" e bypassare la legge Fornero? – Chi sollecita il Ministero del lavoro perché l'Inps verifichi chi ha i requisiti e formuli l'elenco di chi ha diritto al prepensionamento? Dei 170 che perderanno il diritto alla mobilità a fine primavera chi si occupa di predisporre una proroga ulteriore della stessa? Appena si conoscerà la sentenza della condanna, come ricorrere senza far gravare i costi sui lavoratori che ormai non hanno più mezzi? Chi spinge per rimodulare l'Accordo di Programma e renderlo praticabile?»

Domenico Del Brocco esplora un altro aspetto. «Come andare avanti? "Occorre una iniziativa unitaria fra partiti, istituzioni e lavoratori, ma questi debbono ritrovarsi uniti". E Rossi: "C'è qualcuno che ha dimenticato i 20 gg passati nel gazebo sotto la prefettura nell'inverno 2013?" Quasi in coro: Guardare prima alle esigenze reali poi all'appartenenza, occorre costruire una solida unità fra tutti quelli che sono in difficoltà. C'è una estesa frammentazione da superare. Quando le cose vanno bene dividersi forse è comprensibile, ma quando vanno male perché dividersi? Manca il confronto sulle proposte e sui percorsi di lotta . C'è sfiducia nelle rappresentanze istituzionale, ma non solo. Tuttavia il problema dei problemi è che i sindacati non hanno un interlocutore politico che rappresenti il lavoro nelle istituzioni elettive».
Ricordano che una sola volta furono in 800 della Videocon davanti all'ambasciata indiana, ma furono bloccati dai celerini. Poi mai più. Si cerca di vedere più in profondità e Tiziano Ziroli introduce l'elemento "consapevolezza": «è doveroso essere coscienti della situazione - i disoccupati devono smetter di aspettare un'anima buona. Devono avere idee, superare barriere mentali di separatezza egoistica, abbiamo tutti gli stessi problemi, da come pago la bolletta a come mando i figlia scuola, da come faccio la spesa ai figli mortificati dal sentirsi diversi dai loro coetanei per l'abbigliamento, i giochi i giocattoli, il tempo libero.»

Alla fine il giudizio è netto: «la politica non è sporca è sporco chi la fa nel proprio interesse. Manca una guida, i partiti riprendano il contatto con la realtà. I partiti, non i singoli che fanno solo promesse e noi non dobbiamo restare sottomessi alle raccomandazioni e ai "ci penso io". Per non farci isolare abbiamo cercato contatti continui, scritto a 91 sindaci – 3 o 4 hanno risposto, i commercianti ci hanno riso in faccia, adesso scoprono che le nostre difficoltà ricadono anche su di loro. Tutto questo è figlio dell'idea che le lotte operaie vanno isolate perché non si svolgano.» «Vogliono tenerci fermi – dice Ziroli - questo è il limite della mancata partecipazione. Delegare senza vigilanza democratica penalizza i più deboli».
«Vogliamo, invece, organizzarci per dare e darci solidarietà – dicono tutti e tre - faremo un incontro al mese con chi sta come noi e vorremmo fosse sempre conosciuto perché raccontato dall'informazione».

Ceccano 7 marzo 2015

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Ceccano al voto. Tiziano Ziroli e i disoccupati con Maliziola

ceccano palazzo antonelli 350 253riceviamo da Tiziano Ziroli e pubblichiamo - Voglio ufficializzare la mia adesione e candidatura nelle liste del candidato sindaco Manuela Maliziola. Appoggio senza indugio e nessuna incertezza l'ex sindaco perche' come disoccupato ritengo che sia l'unico candidato che abbia a cuore veramente il problema della disoccupazione e del disagio sociale che da esso deriva.

Con lei , prima che gli 11 consiglieri decidessero irresponsabilmente il destino della città, avevo gia' preso contatti per portare avanti dei progetti su nuovi sbocchi occupazionali. Avevamo gia' parlato con esperti in progettazioni europee, nella persona della professionista arch. Anita Mancini, per trovare finanziamenti che potessero riportare occupazione e lavoro nella nostra citta'.

Stavamo studiando delle possibilità anche del lavoro accessorio, cioe' il cosi detto lavoro occasionale, quel lavoro che puo' essere proposto ai disoccupati,i quali dignitosamente avrebbero potuto guadagnarsi i soldi per la propria famiglia , senza andando cosi' ad umiliarsi a chiedere sussidi. Si parlò nelle varie riunioni con il sindaco uscente anche di una rivalutazione dei terreni agricoli ormai abbandonati da anni, i quali sarebbero potuti essere riqualificati e dati in gestione a coooperative di disoccupati.

Questi sono alcuni dei progetti che avevo e che voglio continuare a portare avanti con Manuela Maliziola, in comune sono gia' protocollati dei progetti (vedi lavori occasionali, richiesta di accesso agli atti per i terreni demaniali) .

Ho proposto inoltre al candidato sindaco la creazione a Ceccano di una "universita' dei mestieri", corsi di formazione sui vecchi mestieri oramai spariti, con annessa rivalutazione del centro storico.

Ho chiesto inoltre a Manuela che nella prossima giunta comunale venga aggiunta una delega denominata "lavoro e occupazione" , questa delega dovra' avere anche un ufficio preposto che si occupi solo ed esclusivamente a progetti europei, nazionali e regionali che si occupino di lavoro ed occupazione.

Io voglio ripartire da lei e voglio ripartire con lei per poter portare a termine i progetti sopra indicati, visto che le altre coalizioni, ed è sotto gli occhi di tutti, non fanno altro che scannarsi tra di loro; solo lei secondo me ha a cuore le sorti della nostra citta', ed ha a cuore le sorti dei nostri figli.

A tutti i disoccupati dico che solo con Manuela potremmo finalmente riuscire a parlare seriamente di futuro occupazionale e futuro per i nostri figli.

Non date retta a le false promessedi lavoro durante la campagna elettorale, il lavoro non si promette si progetta insieme.

Tiziano Ziroli (Movimento dei disoccupati)

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Aboliti gli sgravi previsti per chi assume disoccupati

  • Pubblicato in Partiti

legge 407 350 260di Oreste Della Posta* - Abolita la legge 407: duro colpo anche per la nostra provincia. Nella legge di Stabilità 2015 c'è la soppressione degli sgravi contributivi della Legge 407/1990, la riduzione del 50% o l'esonero dal versamento dei contributi per 3 anni per i datori di lavoro che assumono lavoratori con almeno 24 mesi di stato di disoccupazione. Al posto dei benefici dell'art. 8, comma 9 della Legge 407/90 ci sono i nuovi sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato. I benefici contributivi di cui all'articolo 8, comma 9, della legge 29 dicembre 1990, n. 407, e successive modificazioni e integrazioni, sono soppressi con riferimento alle assunzioni dei lavoratori ivi indicati decorrenti dal 1° gennaio 2015.

Le novità quindi sono pesanti, visto che la Legge di Stabilità 2015 va a sopprimere gli sgravi contributivi della Legge 407/1990, l'incentivo all'assunzione più utilizzato dai datori di lavoro negli ultimi 24 anni, uno sgravio contributivo che nel Mezzogiorno è del 100% (quindi diventa totale esonero dai contributi) e che ha rappresentato una concreta e utilizzata possibilità di assunzione dei giovani con almeno 24 mesi di iscrizione al Collocamento o Centro per l'Impiego.
I benefici previsti dalla Legge 407/1990: 50% di sgravi. Il comma 9 dell'art. 8 della Legge n. 407/1990, che dalla Legge di Stabilità 2015 potrebbe essere soppresso, prevede che "in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno ventiquattro mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale da un periodo uguale a quello suddetto, quando esse non siano effettuate in sostituzione di lavoratori dipendenti dalle stesse imprese per qualsiasi causa licenziati o sospesi, i contributi previdenziali ed assistenziali sono applicati nella misura del 50 per cento per un periodo di trentasei mesi".
Lo sgravio della 407/1990 è del 100% nel Mezzogiorno. Continua il comma: "Nelle ipotesi di assunzioni di cui al presente comma effettuate da imprese operanti nei territori del Mezzogiorno.., ovvero da imprese artigiane, non sono dovuti i contributi previdenziali e assistenziali per un periodo di trentasei mesi".
Inoltre ad andare a gravare di più la situazione è il fatto che il Governo ha deciso di introdurre un "massimale" di 1.200 miliardi di euro, cosa che la legge 407 non prevedeva, e ciò significa che potranno essere esaudite solo 127.000 domande inserite in graduatoria.
Come si può facilmente notare da quanto detto la nostra Provincia, come del resto tutte le altre del Mezzogiorno; sarà maggiormente penalizzata infatti basti pensare che la percentuale di disoccupazione supera molto abbondantemente quella della media nazionale e che molte delle nostre imprese stanno chiudendo. Quindi cancellando gli sgravi previsti del 100% per il Mezzogiorno anche la provincia di Frosinone subirà una grave perdita in quanto è noto che le provincie del nord, come per esempio Reggio Emilia, saranno fortemente avvantaggiate in quanto più ricche e produttive.
Queste sono le vere politiche del Lavoro messe in piedi dal Governo Renzi con tagli alle spese e favorire le zone forti del paese. Forse il PD si prepara a votare per la prossima primavera?
Noi Comunisti denunciamo fortemente questo stato di cose ,che è arrivato al limite della vergogna, e invitiamo le forze sindacali e sociali ad intervenire immediatamente con una dura di presa di posizione.
Al Governo Renzi possiamo attribuirgli un detto:"dietro le parole il PEGGIO!".

*Segretario provinciale del PdCI

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