Ammortizzatori sociali
Nella giornata di ieri, martedì 10 marzo 2020, alcuni giornali locali riportavano una dichiarazione dell'Assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino, che annuncia: «definiamo accordo quadro per ammortizzatori sociali (...) per essere subito operativi, per dare nel più breve tempo possibile delle risposte concrete ai lavoratori e alle imprese (...) in vista di un piano nazionale di ammortizzatori sociali straordinari da disporre in risposta all’emergenza epidemiologica, nel Lazio stiamo già lavorando a una bozza di accordo quadro con la relativa modulistica», in vista di un piano nazionale di ammortizzatori sociali straordinari. Proprio oggi stiamo invitando sindacati e parti datoriali a partecipare a una fase di concertazione destinata a individuare specifiche esigenze del nostro territorio. Una concertazione che questa volta avverrà con tavoli virtuali e confronti a distanza ma non per questo meno incisivi e approfonditi nei contenuti. Il nostro obiettivo è concludere entro pochi giorni un primo accordo».
Così, Vertenza Frusinate è venuta a conoscenza della nota di Claudio Di Berardino Assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio. È molto apprezzabile aver rilanciato l'esigenza ed il ruolo degli ammortizzatori sociali (vedi welfare massacrato dalla privatizzazione compulsiva dell'ultimo decennio).
Ma, veramente, bisognava aspettare l'emergenza coronavirus Covid 19 per affrontare un problema di diritto alla vita e al lavoro? Siamo dovuti arrivare al rischi della vita di tutti per scoprire che l'unica vera eccellenza per la nostra salute è la sanità pubblica, depauperata per favorire diffuse ed egoistiche privatizzazioni e sul fronte del lavoro si è arrivati ad una una disoccupazione cronica perché dominati dalla scempiaggine che il "mercato si autoregola", dimenticando in toto che il lavoro è un diritto costituzionale previsto addirittura nell'articolo "1".
Benissimo se si arriva ad una svolta. Tutto ciò, però, si realizza con la partecipazione diffusa di cittadini e lavoratori e con un ruolo costante di promozione dei Sindacati, troppo a lungo assente.
Custodiamo la nostra preziosa salute e rilanciamo il nostro diritto a lavorare. Chi non lavora non è un pigro, è un cittadino italiano privato delle sue opportunità di vita sociale corretta. Partendo, appunto, dagli ammortizzatori per affrontare entrambe le emergenze ricostruiamo un welfare vero e funzionale.
Nell'immediato, in vista degli incontri annunciati dall'Assessore di Berardino, rammentiamo alcune urgenze per affrontare la disoccupazione cronica del frusinate.
Prima di tutto bisogna rendere esecutivi e praticabili provvedimenti già definiti dal Parlamento:
- Articolo 1, c. 491 (Prosecuzione CIGS e mobilità in deroga nell'anno 2020 nelle aree di crisi e aree di crisi complessa e non). I commi da 491 a 493, consentono l'impiego nel 2020, per la concessione di interventi di integrazione salariale straordinaria in deroga o di trattamenti di mobilità in deroga in determinate aree, delle risorse finanziarie residue stanziate per i medesimi fini negli anni dal 2016 al 2019 alle quali si aggiungono ulteriori 45 milioni di euro. Si estendono tali trattamenti anche alle imprese operanti nelle aree di crisi industriale complessa del Fermano-Maceratese e Torino. Il comma 491 prevede, al fine del completamento dei piani di recupero occupazionale, la possibilità di impiegare, per il 2020, le risorse finanziarie residue già stanziate per la concessione di interventi di integrazione salariale straordinaria in deroga o di trattamenti di mobilità in deroga in favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa da specifiche disposizioni (l’art. 44, c. 11-bis, del D.lgs. 148/2015) nonché le ulteriori disposizioni adottate per le specifiche situazioni occupazionali delle regioni Sardegna, Sicilia, Lazio e dell’area di crisi complessa di Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell'indotto.
- Per quanto riguarda il trattamento di mobilità in deroga, di cui all’art. 53-ter del D.L. 50/2017, la possibilità di destinare le suddette risorse è riconosciuta in favore dei lavoratori delle predette aree di crisi che risultino beneficiari di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga al 31 dicembre 2019. E’ bene ricordare che l'eventuale impiego delle risorse al fine in oggetto comporta la corresponsione di un trattamento di mobilità in deroga senza soluzione di continuità rispetto al trattamento precedente (quindi, con effetto retroattivo qualora quest'ultimo sia già cessato) e perun massimo di 12 mesi.
- Articolo 1, c. 493 (Prosecuzione CIGS e mobilità in deroga nell'anno 2020 nelle aree di crisi e aree di crisi complessa e non). Il comma 493 introduce la possibilità, per il 2020 e nel limite massimo complessivo delle risorse stanziate, di prorogare ulteriormente per un massimo di sei mesi, anziché gli attuali 12, l’intervento di cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per crisi aziendale qualora l'azienda abbia cessato o cessi l'attività produttiva e sussistano concrete prospettive di cessione dell'attività con conseguente riassorbimento occupazionale. Non dimenticare Il Milleproroghe è rassicurante per tutti noi, ma ci occorrono delle conferme e delle certezze che già ora Vertenza Frusinate ha posto ai sindacati (scusate se ci ripetiamo).
Sono 3 questioni: 1) 10 milioni +45 milioni +risorse residue dal 2016 al 2019 basteranno per 12 mesi per Lazio, Sicilia, Sardegna e altre aree aggiunte e come verranno suddivise? Resta sempre ilo problema della trasparenza;i 2) Il problema di recuperare con certezza le mensilità perse è presente all'attenzione dell'assessore Di Berardino? 3) E' stato preso in esame dalla Regione Lazio di comportarsi come la Regione Sicilie che integra gli interventi previsti secondo le necessità reali dei disoccupati della nostra regione? (quella che comunemente si chiama la questione della decurtazione).
Su questi 3 problemi si deve vigilare e spingere verso la loro soluzione. Qualche giorno fa scrissi: «E NON VENITE A DIRE CHE IL DENARO NON C'È» Ce ne tanto nelle banche, non frutto si strabilianti idee affaristiche di pochi. ma prodotto da miliardi di sudate ore di lavoro umano. Lo si utilizzi ora e bene nell’interesse di tutti i cittadini.
Vertenza Frusinate
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