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Frosinone. Nuovo parcheggio stazione e mobilità sostenibile

GIOVANI DEMOCRATICI FROSINONE

Ennesimo esempio di incapacità dell’Amministrazione comunale di aiutare lavoratori e studenti

giovanidemDa diverse settimane, a ridosso della stazione di Frosinone e di piazza Pertini, il comune ha inaugurato un nuovo parcheggio: 70 ulteriori posti auto a disposizione dei pendolari, ma solo dalle 8:30 di mattina. Un orario che da solo uccide molta dell’utilità della struttura, relegandola all’uso di chi si reca in zona per «motivi di shopping», come scrive il sindaco Mastrangeli in una sua nota.

Se la maggior parte dei lavoratori alle otto e mezza già si trova in ufficio, la situazione per gli universitari non è molto diversa.
Poter partire dopo l’orario d’apertura del parcheggio è una fortuna che hanno pochissimi studenti, visto che la maggior parte delle lezioni comincia alle nove.

Siamo di fronte all’ennesimo esempio di incapacità dell’Amministrazione comunale di aiutare lavoratori e studenti negli spostamenti. La città di Frosinone e le zone limitrofe sono di fatto sprovviste di una rete di trasporto vera e propria, per muoversi da un punto all’altro spesso le uniche alternative all’automobile sono la bicicletta o le gambe, delle soluzioni che – per quanto ecologiche – lasciano parecchio a desiderare, specialmente se le destinazioni si trovano fuori città. Se si guarda ai progetti “alternativi” slegati dal settore autobus la situazione non migliora: la pista ciclabile deserta in zona Scalo non ha fatto altro che generare confusione nella viabilità.

Rilanciamo dunque la proposta del capogruppo PD in consiglio comunale Angelo Pizzutelli per anticipare l'orario di apertura alle 6 del mattino.

 

 

 

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Adeguare il piano di risanamento dell'aria a Frosinone

AMBIENTE ARIA

L’Italia è il 1° paese europeo per morti dovute all’inquinamento atmosferico

centralina di rilevamento polveri 390 minI consiglieri Giovambattista Martino e Teresa Petricca, medici, mentre nell’ambito delle opportune sedi istituzionali investono e coinvolgono i vari assessorati che hanno competenza nelle specificità inerenti e confluenti nella predisposizione del piano di risanamento dell’aria per le polveri sottili della città di Frosinone, ripropongono all’attenzione di tutti il tema della grave e preoccupante criticità del Capoluogo riguardo le alte concentrazioni di polveri sottili attestate dall’ARPA.

Nel 2022 a Frosinone si è registrata una concentrazione media annuale per metro cubo di aria pari a 29 microgrammi per le PM10. Seppur in presenza di una riduzione dei valori delle concentrazioni di inquinanti pari al 6% per le PM10 nel decennio 2011/2021, e’ indispensabile raggiungere una riduzione ben superiore , oltre il 25% per il rientro nei limiti di legge, che si traduce nella salvaguardia della salute degli abitanti. Frosinone è ancora tra le 29 città più inquinate d’Italia. Attualmente si stanno rendendo necessari continui ricorsi alla chiusura del traffico per gli sforamenti dei limiti istituzionali delle polveri sottili, per le quali la Regione Lazio da anni predispone delle norme sia rispetto l’emergenza, sia rispetto la conduzione di base con finalità di contenimento.

Il Piano di Risanamento dell’Aria per Frosinone, partendo dalle linee guida regionali, dovrà ampliarsi ed adeguarsi alle contingenze precipue della Città, con progettualità che prevedano interventi multidisciplinari ed interassessorili unitamente alla partecipazione concreta della popolazione. Interventi a tutto campo, dal patrimonio arboreo, alle caldaie, all’efficientamento edilizio ed energetico associato al risparmio del suolo, ai divieti delle combustioni a cielo aperto, agli interventi significativi sul traffico, alla mobilità alternativa declinata in ogni aspetto, alle isole pedonali, all’utilizzo di energie alternative, all’opposizione all’erigenza di industrie insalubri, alle domeniche ecologiche, all’informazione capillare sul significato dell’inquinamento atmosferico con utilizzo di tutti i mezzi di propaganda: stampa, social, cartelloni digitali già, peraltro, da anni presenti sulle strade cittadine, a piani sanitari mirati al controllo di fasce di popolazione scelte per fragilità, perché più esposte rispetto a determinati inquinanti. Un piano che tenda ad acquisire carattere continuativo, stabile, duraturo ed efficace ,oltre gli interventi di ordine emergenziale.

I piani di risanamento devono essere recepiti nella loro interezza e responsabilmente da tutti, essendo compito di ciascuno salvaguardare il territorio, la propria salute ed ancor di più quella altrui. Non certo si può delegare all’attesa della multa del vigile per ottemperare al fermo della propria auto privata oppure al tener spenti i camini in presenza di altro tipo di riscaldamento , quando è in ballo la salute collettiva. Il cittadino deve rendersi protagonista del miglioramento della condizione ambientale globale, nella quale conferiscono altri beni indispensabili alla sanità dell’ambiente come ad es. gli alberi, che tanta importanza rivestono nell’eliminazione della anidride carbonica e nella lotta alle polveri sottili ed ad altri inquinanti . Il patrimonio arboreo comunale che conta ben quattromila alberi va difeso ed implementato, curato, messo in sicurezza e men che meno abbattuto, a salvaguardia della qualità dell’aria. Si richiamano le ormai note, scientificamente acclarate ed incontrovertibili correlazioni tra malattie, numero di morti e concentrazioni di polveri sottili. L’Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 80 mila decessi prematuri all’anno: Nota della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) del gennaio 2023.

Dott. Giovambattista Martino
Dott.ssa Teresa Petricca

 

 

 

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Lorenzo Vellone nuovo Segretario del Circolo GD Frosinone

  • Pubblicato in Partiti

PD e GD FROSINONE

Il congresso del circolo dei Giovani Democratici di Frosinone

pd gd 350 minIeri si è celebrato il Congresso del Circolo dei GD Frosinone, un momento molto partecipato di riflessione e di apertura verso le altre realtà associative e politiche della nostra città.
La discussione è stata incentrata su politiche giovanili, scuola, università, cultura, ambiente e salute.

“Partendo da questi temi i Giovani Democratici di Frosinone intendono rilanciare la propria azione politica e proporre un’alternativa politica all’amministrazione di Frosinone, in modo particolare sulla visione della cultura e del ruolo dei giovani. Anche durante la prossima campagna elettorale per le regionali, non faremo mancare il nostro supporto al Partito Democratico, alle candidate e ai candidati, con spirito di partecipazione e convinzione”, ha dichiarato Massimiliano Iula, Segretario Provinciale dei GD.

Lorenzo Vellone, neo segretario del circolo di Frosinone, ha dichiarato: “Sono contento di come siamo riusciti ad impostare questo congresso mettendo al centro la riflessione politica grazie anche al nostro documento congressuale, che secondo me coglie dei temi importanti che potrebbero migliorare la nostra città.
Credo inoltre che a Frosinone si debba aprire una fase di partecipazione e di unità dei giovani, delle associazioni e delle altre organizzazioni politiche per costruire un'alternativa valida e credibile a chi attualmente governa Frosinone”
.

A Lorenzo Vellone gli auguri di Fantini e Battisti

Si è svolto ieri, 22 dicembre 2002, a Frosinone, nei locali del Birracolo, il Congresso del Circolo dei Giovani Democratici di Frosinone.

Il segretario uscente, Giulio Comegna, ha lasciato il timone al giovane Lorenzo Vellone, che ha dalla sua un’esperienza nelle associazioni giovanili come la Rete degli Studenti Medi e come Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Frosinone.

Hanno partecipato al Congresso anche Massimiliano Iula il Segretario Provinciale dei Giovani Democratici di Frosinone, Camilla Volante, Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio, una rappresentanza dei Giovani Socialisti ed altre associazioni giovanili del territorio.

Sara Battisti: “Lorenzo, congratulazioni. La vostra passione, la forza delle vostre idee, la militanza saranno fondamentali per la fase di rilancio dell’intera comunità democratica. I giovani sono il fulcro e la stella polare dell’impegno del Pd. Lavoreremo insieme per proseguire l’opera di innovazione per il nostro territorio”.

“Ringrazio Giulio Comegna - prosegue- segretario uscente, Massimiliano Iula segretario provinciale dei Gd e Luca Fantini, segretario provinciale per lo splendido lavoro che ogni giorno portano avanti”.

“Abbiamo bisogno di voi - conclude - per contrastare le destre e per vincere le prossime sfide che sono all’orizzonte. Buon lavoro!”.

Le congratulazioni del segretario provinciale del Partito democratico di Frosinone, Luca Fantini: “I Gd sono stati per più di 10 anni la mia casa, la mia famiglia politica. È sempre bello tornare per un saluto, soprattutto in occasioni come queste: quando c’è il confronto, lo spirito di gruppo e la voglia di spendersi per cambiare le cose”.

“Auguri - prosegue - di cuore a Lorenzo Vellone che sono sicuro saprà farsi valere e svolgere al meglio il suo nuovo ruolo di Segretario dopo tanti anni di militanza portata avanti con passione. Un grande grazie a Massimiliano Iula e a tutta la squadra che in questi mesi ha lavorato benissimo ed ha rappresentato un valore aggiunto per tutto il Partito Democratico Federazione Frosinone.
Ci aspetta una campagna elettorale importantissima per le elezioni regionali e ho chiesto a tutti loro di esserne i protagonisti insieme a noi, c’è in gioco il futuro del nostro territorio”.

23 dicembre 2022

 

Congresso GD Frosinone 550 min

 

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SPI-Cgil. Congresso Frosinone-Anagni 2022

SPI-CGIL

Relazione e documento conclusivo

spi cgil bandiera 225Relazione di Guido Tomassi del 6.12.2022 (bozza non corretta)

Intanto buon giorno e benvenuti a tutti….
Saluto i sindaci di Ferentino, Pompeo Antonio e di Paliano, Domenico alfieri.
Saluto la Uil Pensionati presenti ai nostri lavori.
Ringrazio Beatrice e tutta la Segreteria Spi Frosinone Latina, Massimo per il prezioso e unico supporto, ma soprattutto ringrazio Alessandra Romano, segretaria generale dello Spi Roma Lazio, che ha voluto essere presente a questo congresso e sicuramente nelle conclusioni della mattinata ci dirà le novità rispetto alle ultime scelte di questo governo che ancora una volta fa cassa sulla pelle dei pensionati.

Inizio questa mia relazione facendo un breve ripasso di quanto fatto in questi 4 anni da questa segreteria; (Io, Antonietta e Silvio)
Abbiamo confermato l’impegno di commemorare la giornata della memoria, insieme all’ANPI, il 27 gennaio di ogni anno; bellissima e significativa la testimonianza di Ugo Foa alla Manifestazione del gennaio 2019, presso l’amministrazione Provinciale, grazie al prezioso lavoro di Giovanna Maniccia, del coordinamento donne dello Spi, cosi come significativa è stata la commemorazione appassionata con gli studenti dell’IIS Marconi di Anagni del Gennaio 2020. Gli apprezzamenti, per queste iniziative e per altre che lascerò raccontare a Giovanna ci arrivano anche da organizzazioni esterne alla nostra.
Dalle innumerevoli iniziative, anche esse, fatte insieme all’Anpi, per il 25 Aprile, per significare e per riaffermare che la costituzione è il nostro riferimento è il nostro tratto distintivo.
Tutto questo partecipando, comunque sempre numerosi, alle varie iniziative e mobilitazioni regionale e Nazionali dello Spi e della Cgil.
In questi 4 anni abbiamo fatto circa 1.400 nuovi iscritti allo Spi (oltre il 60 % di essi non era stato mai iscritto alla Cgil). Dopo un 2019 di crescita degli iscritti, i 2 anni di pandemia ci hanno penalizzato molto, nonostante aver garantito la nostra presenza nelle sedi, ad eccezione del febbraio e marzo 20, per le misure adottate dal governo, con il Lockdown, al fine di contrastare la diffusione del virus.
Posso affermare con enorme soddisfazione che questo 2022 ci porterà un notevole recupero. I dati in nostro possesso al momento confermano una trend positivo.
La nostra presenza nelle sedi ha comportato un enorme sforzo da parte di tutti i nostri collaboratori, oltre un aumento di costi per via delle misure di protezione adottate, schermi e mascherine protettive, sanificazione degli ambienti e disinfettanti.
Chiaramente merito dei tanti, compagne e compagni, che ogni mattina aprono le sede e prendono in carico le persone che nel tempo, purtroppo, hanno sempre più difficoltà ad usufruire o beneficiare dei servizi della pubblica amministrazione, sanitari, sociali, fiscali.

Questo periodo ha aggravato, appunto, la possibilità del cittadino di usufruire servizi di prima necessita, costretto ad attivare Spid o appuntamenti on line sempre più difficoltosi.
Oggi il tema e non mi stancherò di ripetere, è quello di migliorare la tutela individuale, attraverso una maggiore professionalità e qualità dei nostri operatori.
In tal senso l’apertura dei Sportelli sociali, una brillante invenzione dello Spi Roma Lazio, la costante formazione e i continui aggiornamenti proposti, vanno in questa direzione.
Come il supporto, che offriamo agli iscritti, per il rilascio dello SPID e del stampa della CU e del cedolino pensionistico sempre agli iscritti.

Nella nostra lega Spi abbiamo in funzione, al momento, 2 sportelli Sociali a Frosinone ma prossimamente ne apriremo altri 2 nelle sedi di Ceprano, dove è presente l’Inca e il Caaf e nella nuova sede di Ferentino.
Siamo presenti con le nostre sedi e i nostri 25 collaboratori o meglio, attivisti dello Spi come piace chiamarli ad Alessandra, in 19 comuni di cui 4 uffici certificati, Frosinone, Ceprano, Ceccano e Anagni.
Non dimenticando che in questi anni abbiamo sopperito alla totale assenza delle categorie e della Camera del Lavoro. Spesso Siamo stati lasciati soli nelle sedi senza un pur minimo supporto, un assenza grave che non potrà più essere tollerata.

L’altra gamba della nostra mission, che in questi anni abbiamo fortemente alimentato, è stata la contrattazione sociale, oltre 15 accordi fatti con le amministrazioni comunali, per sgravare imposte e tributi, alle famiglie più in difficoltà, quelle più numerose, con componenti disabili o/e senza lavoro; puntando, quindi, molto l’attenzione alle fasce più deboli dei cittadini. In particolare oltre ad accordi che hanno portato anche un recupero dell’evasione, grazie a protocolli per l’emersione, abbiamo sottoscritto con comune di Paliano un accordo innovativo, in sostanza attraverso un microchip siamo riusciti a premiare le famiglie più virtuose, quelle che fanno una corretta differenziata con un risparmio sulla propria bolletta.
Poi al sindaco qui presente, tra l’altro ex compagno della Cgil, chiederò di illustrarci i prossimi obbiettivi della sua amministrazione.
Per la prima volta ci siamo occupati di territorio, di abbattimenti di barriere architettoniche, di ambiente di sicurezza urbana……..
Voglio adesso dedicarmi un po’ ai temi del congresso.

Certamente il momento difficile che stiamo vivendo, la pandemia che continua ad attanagliare la nostra vita e soprattutto la guerra e quello che la guerra porta con se, condizionerà terribilmente i nostri ragionamenti.
Ciò nonostante e a maggior ragione, abbiamo bisogno di una discussione libera che possa concludersi con proposte utili al rilancio del Paese e del lavoro in questo Paese. Non per caso la mozione su cui ci siamo espressi nelle assemblee precongressuali ha raggiunti oltre il 98 % di adesioni si chiama “IL LAVORO CREA IL FUTURO”
Nelle grandi 5 assemblee abbiamo avuto un a presenza di quasi 2000 iscritti e simpatizzanti e tenendo il seggio aperto anche il giorno seguente all’assemblea, hanno votato oltre 2.600 iscritti.

I temi su cui dobbiamo concentrare l’attenzione in questo congresso sono la trasformazione demografica, la migrazione, la pandemia, la crisi climatica e ambientale, la rivoluzione digitale e la guerra.
Queste sono sfide che non possiamo sostenere da soli, è dimostrato nei fatti, il ruolo dell’Europa e la consapevolezza del mondo intero possono essere determinati.
La pandemia ha mostrato l’inefficienza complessiva del sistema sanitario nazionale, sono mancate la cura, l’assistenza delle persone nel territorio.
Il Lazio è stato una delle poche regioni che, da questo punto di vista, se lè cavata meglio, eppure la pandemia ha generato paure, diffidenze, non dimentichiamo la campagna sui vaccini.
Il balletto tra chi voleva chiudere e chi voleva lasciare tutto aperto.
Bisogna riconoscere il ruolo decisivo e la professionalità degli operatori sanitari, medici e infermieri che hanno consentito una gestione emergenziale soddisfacente.
Mi permetto, però, di affermare che oggi sono ancora molto preoccupato per l’idea che si sta affermando, che il covid è superato, mi preoccupato questo abbassamento della guardia, il pericolo di ripiombare nell’angoscia è ancora troppo alto.
Però bisogna e dobbiamo andare avanti, cercando di lasciarci alle spalle questo brutto vissuto.
Parlavo delle trasformazioni della società, in questo contesto assumono ancor più valore i riferimenti dello Spi, in quanto organizzazione antifascista, sostenitrice della Pace, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, della solidarietà, della dignità e della partecipazione.

Riferimenti indelebili impressi nel nostro codice etico.!!!

Questo congresso deve necessariamente rimettere al centro il lavoro per le future generazioni e la tutela delle persone anziane che, fortunatamente, vivono più a lungo e per questo hanno bisogno di maggiori cure.
Le modifiche del mercato del lavoro di questi anni hanno sostanzialmente alimentato il precariato determinando rapporti di lavoro fragili, instabili soprattutto per i giovani, ai quali bisogna dare una risposta previdenziale certa, attraverso un sistema più solidale che possa garantire anche a loro una pensione dignitosa.
Lo Spi-Cgil è portatore di istanze che si rivolgono ad un segmento della popolazione specifico e numericamente molto rilevante.(il 25% della popolazione italiana è over 65… siamo la nazione con più anziani al mondo, secondi solo al Giappone)
Quindi si vive più a lungo e per questo si ha bisogno di sanità più efficiente e pubblica.
Ma le politiche dello SPI, le sue rivendicazioni e le sue attività, pur rivolgendosi in particolare alla popolazione anziana, hanno ricadute più ampie, coinvolgono la società nel suo complesso e rappresentano quindi un interesse generale.

Gli obiettivi che lo SPI ribadisce, oggetto delle nostre rivendicazioni passate e delle nostre lotte future.
1. La legge sulla non autosufficienza
2. Le politiche sanitarie
3. le pensioni
4. il benessere delle persone anziane
5. la contrattazione sociale.
6. L’esigenza di riformare nel profondo il sistema delle protezioni sociali nel nostro paese

1) La legge sulla non autosufficienza
Il decreto legge sulla non autosufficienza (fortemente voluto dallo SPI) è stato uno degli ultimi atti del Governo Draghi. Questo decreto dovrà essere convertito in legge entro il 31 marzo 2023. Dobbiamo vigilare perché non venga, snaturato, stravolto, affossato … e purtroppo dai primi segnali, dai primi provvedimenti del governo attuale non possiamo stare sereni e tranquilli…
Rivendicare una legge a sostegno degli anziani non autosufficienti
• ha significato rispondere ai bisogni di milioni di persone che vivono in questa specifica condizione.
• Ma ha significato anche dare un aiuto concreto alle loro famiglie, che sono fortemente in difficoltà e sempre più costituite da lavoratori precari e senza diritti.

2) Le politiche sociosanitarie:
dobbiamo impegnarci per far crescere in Italia e nella nostra Regione, nel nostro territorio, la medicina di prossimità, la telemedicina, l’assistenza domiciliare, i servizi socio-sanitari territoriali, le Case di comunità.
Potenziare la nostra Sanità Provinciale, attraverso la dotazione di strumenti e assunzione di personale sanitario nelle case delle salute.
Dobbiamo impegnarci per ottenere una profonda riforma del welfare. Consapevoli che riformare nel profondo il nostro sistema di welfare pubblico significa:
• Tutelare meglio la salute dei pensionati e delle persone anziane,
• ritardare lo scivolamento verso una condizione di non autosufficienza e permettere loro di vivere più a lungo in ambito famigliare.
• creare nuovi posti di lavoro, sgravare l’ospedale dalla gestione di una serie di patologie croniche che possono e devono essere affrontate altrove,
• risparmiare risorse pubbliche,
• costruire un sistema di servizi che può interessare la totalità della cittadinanza e non solo gli anziani.

Le pensioni:
• Rivendicare pensioni eque significa permettere ai pensionati di vivere dignitosamente e in una condizione di autonomia economica.
• Significa anche tenere in piedi un sistema di welfare pubblico e universale anche per le prossime generazioni.
Benessere
• Rivendicare il diritto delle persone anziane a vivere una vita libera, felice e in salute significa dare loro la possibilità di avere un ruolo attivo nella nostra società.
• Significa anche ritardare gli effetti negativi dell’invecchiamento con conseguenti risparmi in termini di spesa pubblica

La contrattazione
• Contrattare sul territorio interventi che rafforzino lo stato sociale significa migliorare la qualità della vita degli anziani.
• Significa anche offrire soluzioni che riguardano la popolazione nel suo complesso e in particolare chi vive condizioni di fragilità a prescindere dall’età.
• Avevamo appena riconquistato la rivalutazione della nostra pensione, recupero parziale dell’elevata crescita del costo delle vita, che il governo appena insediato ha pensato bene di tagliare il 50% di quel diritto, il 16 saremo in piazza per protestare contro queste scelte, contro un finanziaria che ancora una volta colpisce i piu deboli.
Non dobbiamo ignorare che lo SPI CGIL è chiamato a:
• Comprendere le profonde trasformazioni in atto nella nostra società,
• non lasciarsi travolgere dalle novità e dalle innovazioni,
• aprirsi al cambiamento e costruire una società aperta e inclusiva.
• Battersi per nuovi investimenti nelle moderne tecnologie perché questo significa mettere gli anziani nelle condizioni di poter vivere più a lungo in casa propria, rallentando lo stato di cronicità.
• Formare e aggiornare il suo gruppo dirigente consapevole che questo significa mettersi nelle condizioni di comprendere al meglio le trasformazioni in atto nella società. Significa anche affermare un modello di sindacato su cui la CGIL è chiamata a misurarsi
• Contrastare il divario digitale per mettere le persone anziane nelle condizioni di accedere autonomamente a molti servizi offerti dalla Pa e non solo.
• Formare le persone anziane all’uso degli strumenti di comunicazione digitali significa, inoltre, non condannarle all’esclusione e renderle partecipi del processo democratico. Adottare un linguaggio adeguato ai tempi significa rendersi più comprensibili e rafforzare le posizioni dello Spi-Cgil.

In conclusione Lo SPI CGIL vuole e deve impegnarsi:
• per cambiare il sistema produttivo,
• per promuovere un diverso stile di vita,
• per una alimentazione sana e corretta,
• per rigenerare le nostre città,
• per contrastare il dissesto idrogeologico,
• per diffondere una nuova idea di mobilità, ecocompatibile,
• e tutto questo significa far vivere meglio e più a lungo le persone anziane. Significa anche adottare tutti quei comportamenti utili e necessari a contrastare gli effetti sempre più evidenti e dirompenti del cambiamento climatico.
Per questo c’è bisogno di un sindacato forte, consapevole e unitario, un riferimento essenziale per tutto il Paese.
W lo Spi W la Cgil.

…ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo 1 ………..

 

Il documento conclusivo

 

Il IV Congresso della Lega SPI CGIL di Fr Ana tenutosi il 6 Dicembre 2022 presso l’Hotel Bassetto di Ferentino approva la relazione svolta dal Segretario Generale, Guido Tomassi, i numerosi Interventi dei delegati, il contributo della segretaria Generale Spi Fr Lt, Beatrice Moretti e il prezioso contributo degli Ospiti, i Sindaci di Ferentino, Antonio Pompeo, di Paliano Domenico Alfieri e Emilio Lucidi della Uilp, le conclusioni della Segretaria Generale SPI CGIL Roma Lazio, Alessandra Romano.
Il XIX Congresso della Cgil si svolge in un contesto sociale e politico nazionale ed internazionale difficile e complesso. La pandemia, il riscaldamento climatico e la guerra hanno prodotto e determinano effetti sociali ed economici devastanti, che stanno creando nel Paese una vera e propria emergenza sociale.
I POVERI SONO PASSATI da 3milioni500 del 2015 ad oltre 6 milione attuali (datiIstat)
In proposito, congresso condanna l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazone Russia, le cui conseguenze sulle condizioni di vita del popolo ucraino sono diventate drammatiche. E’ urgente e necessario, riattivare la diplomazia e lavorare con determinazione per una pace stabile e duratura.
Bisogna battersi, anche attraverso nuove mobilitazioni, affinché l’Europa, e con essa l’Italia, svolgano un’azione diplomatica per far tacere le armi e per proporsi come elemento di garanzia contro la crescita di logiche nazionalistiche, xenofobe e discriminatorie.
Il congresso della Lega Frosinone Anagni esprime grande preoccupazione per la situazione politica ed economica in cui versa il paese, soprattutto per gli effetti e le conseguenze negative per il mondo del lavoro e per i pensionati.
Il dissenso sulle politiche del governo in carica, sui temi delle politiche economiche, dell’accoglienza, dell’integrazione e dei rapporti con l’UE, proprio perché fondato su analisi di merito e non su posizioni pregiudiziali, è netto. L’idea di una Europa della solidarietà, dell’accoglienza e di un più equo welfare sono un patrimonio della CGIL e dello SPI.
Il congresso condivide e fa proprio il giudizio espresso dalla CGIL sulla manovra di bilancio 2023 proposta dal Governo, sbagliata ed iniqua in quanto aumenta precarietà, povertà, disuguaglianze e ingiustizia fiscale.
Il taglio della rivalutazione, già parziale, delle pensioni è inaccettabile in quanto operato per destinare risorse in favore del lavoro autonomo e per finanziare interventi che aumentano le disuguaglianze.

Il congresso condivide le azioni di mobilitazione indette dalla CGIL ed impegna tutti i delegati a partecipare all’iniziativa prevista per il prossimo 16 dicembre a Roma.

La CGIL e lo SPI a partire dal dibattito dei nostri congressi, hanno il dovere di definire linee politiche ed azioni di contrasto, alle politiche dell’attuale maggioranza, che possano, anche, rappresentare un contributo ed un riferimento per la ripresa e per il rilancio dell’iniziativa e della azione della sinistra in questo paese.
Sotto tale aspetto il Documento congressuale “Il Lavoro crea il futuro” e il contributo dello Spi Nazionale “L’Interesse Generale”, Stato Sociale, Rappresentanza, Comunità, Complessità, rappresentano una proposta importante su cui misurare l’azione politica futura del sindacato.

Il congresso della Lega SPI Frosinone Anagni, impegna il nuovo gruppo dirigente, a dare seguito con azioni e scelte conseguenti alle linee e strategie indicate nel documento, operando in continuità con quanto fatto in precedenza e mettendo a punto un programma di lavoro e di intervento sul territorio incentrato sulle indicazioni contenute nella relazione introduttiva e scaturite nel dibattito.

Inoltre, il Congresso pone l’attenzione affinché ci sia una maggiore consapevolezza finalizzata a :
-cambiare il ciclo produttivo che tenga conto delle mutate esigenze delle famiglie;
-promuovere un diverso stile di vita;
-una nuova alimentazione sana e corretta;
-rigenerare le nostre città (Paese) ;
-contrastare il dissesto idrogeologico;
-diffondere una nuova idea di mobilità, ecocompatibile.
Tutto questo per far vivere meglio e più a lungo le persone che rappresentiamo.

In conclusione ribadiamo che la nostra attività nei prossimi anni dovrà continuare ad impegnarsi per :
• Rappresentare i bisogni degli anziani e dei pensionati del territorio;
• Sostenere politiche Socio Sanitare adeguate;
• Tutelare i diritti dei cittadini e dei pensionati, anche attraverso il ruolo e l’opera dello sportello sociale;
• Consolidare e rafforzare la lega sul territorio;
• Consolidamento delle azioni sul Valore della memoria nelle scuole;

• Impegnarsi maggiormente, insieme alla confederazione, nella contrattazione sociale territoriale per affermare e rilanciare un modello di stato sociale più rispondente alla grave situazione di disagio presente nella popolazione e per contrastare l’aumento dei livelli di povertà nel Paese;
• Impegno forte e determinato per consolidare rafforzare nel territorio il rapporto unitario con FNP CISL e UIL UILP.

Il congresso ringrazia tutti presenti e i Tanti donne e uomini che con pazienza, passione, competenza, sono impegnati giornalmente nello SPI sia nelle iniziative collettive e nell’attività quotidiana di tutela.
Essi rappresentano un bene prezioso, insostituibile per lo SPI e per tutta la Cgil.

Approvato all’unanimità con 51 voti a favore, 0 contrari 0 astenuti.

Frosinone 6 Dicembre 2022.

 

 

 

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Polveri sottili, problema grave per Frosinone

CAPOLUOGO - AMBIENTE

42 giornate di sforamento e una media di periodo 27 mcg/m3

Dott. Giovambattista Martino*
PolveriSottili 390 minLe polveri sottili continuano ad essere un problema grave per Frosinone. La diminuzione delle giornate di sforamento, che sembrava seguire un trend comune a tutta la Nazione, quest’anno si è arrestata. I numeri istituzionali dell’ARPA, quelli che devono indicare ed indirizzare i percorsi amministrativi e decisionali, dicono che nel Capoluogo al 3 dicembre del 2022 si registrano: 42 giornate di sforamento e una media di periodo 27 mcg/m3, gli stessi identici dati del 3 dicembre 2021. Il 2 dicembre 2022 la media di PM 10 nelle 24 ore è stata di 92 mcg/m3, una delle peggiori dell’anno.

Il 3 dicembre la media è risultata di 50 mcg/m3, esattamente al limite per non conteggiare un ulteriore sforamento. Sono ammessi per norma 35 giorni di sforamento in un anno oltre i 50 mcg/m3 di media di PM10 nelle 24 ore, anche se per l’OMS il valore limite ammesso è di soli 10 e non di 50 e dal settembre 2021, sempre per l’OMS, anche valori inferiori a 10 non sono esenti dal provocare danni. Questi gelidi numeri purtroppo sottendono una problematica devastante a tutti nota : l’aumento dei decessi e delle malattie proporzionale al grado di inquinamento da polveri sottili. Questa la cruda realtà.

Per il Capoluogo la conformazione oro geografica del territorio, nel periodo autunno-inverno, determina un persistere indefinito ed elevato delle concentrazioni degli inquinanti aerei, influenzate dagli imprevedibili cambiamenti meteorologici. Come Medici, alla luce di quanto descritto, ribadiamo, come da sempre, che l’unica risposta possibile sia la massima riduzione, in ogni ambito, delle emissioni in atmosfera. E’ indispensabile continuare nella direzione amministrativa e comportamentale già intrapresa, anzi amplificarla significativamente : interventi sul traffico, mezzi pubblici, domeniche ecologiche, isole pedonali, mobilità alternativa, piste ciclabili, caldaie, limitazione delle combustioni domestiche, efficientamenti edilizi, piantumazioni idonee e quanto altro possibile nel contenimento delle emissioni inquinanti. Fondamentale che continui a esercitarsi, diffondersi ed a rafforzarsi quella comune coscienza ambientale, che come Medici abbiamo fortemente rappresentata e che vede nella difesa della Città la salvaguardia della salute di tutti.

Ma ognuno deve fare la propria parte con lealtà e responsabilità: Medici, Amministratori Comunali e Provinciali, ma soprattutto la Regione Lazio cui competono decisioni fondamentali ad altri per ruolo negate. Se da una parte, nel piano di risanamento dell’aria prospettato, la Regione ci limita a poche ore la possibilità del carico e scarico delle merci in città ed inasprisce ulteriormente le limitazioni del traffico veicolare, dall’altra, a ridosso della città, ipotizza l’autorizzazione di un biodigestore provvisto di una caldaia a gasolio di 500KW, con emissioni pari a 148 caldaie di appartamento, accesa 24 ore al giorno per tutti i 365 giorni dell’anno, annullando così l’effetto di contenimento delle emissioni ottenuto dalle molte limitazioni imposte ai cittadini di Frosinone. Biodigestore che prevede il trasporto di quasi 100 mila tonnellate/anno di rifiuti in entrata ed uscita con autoarticolati ed autobotti transitanti a centinaia, continuativamente, a pochi metri da quelle stesse strade sulle quali si impone il divieto di transito alle automobili dei cittadini durante le giornate di blocco del traffico.

In tal modo qualsiasi fermo veicolare cittadino previsto dal piano regionale, fosse anche completo e totale, risulterebbe inutile, ridicolo e risibile. Né appaiono idonee e tantomeno appropriate le ultime dichiarazioni del consigliere regionale che, in confusione nell’interpretazione dei dati, propaganda risultati non corrispondenti, enfatizza argomenti relativi capacità previsionali già in utilizzo da anni privi di novità e di utilità per la valutazione degli aspetti sanitari nel momento di esposizione acuta agli inquinanti. Invece della propaganda sarebbe stato utile entrare nel merito con cultura e competenza, chiarendo, per esempio, perchè l’ARPA non ci permette di conoscere le concentrazioni delle polveri sottili nel momento dei picchi, durante i quali possono concretizzarsi danni in acuto, al tempo stesso impedendo al cittadino di difendersi contro un pericolo imminente. Non a caso si raccomanda a categorie a rischio quali diabetici, insufficienti respiratori, cardiopatici, donne in gravidanza, bambini e pazienti fragili in genere, di non esporsi durante i picchi di elevata concentrazione di PM, gli stessi che l’ARPA però non fornisce.

L’ARPA si limita alla media delle 24h comunicata, peraltro, solo il giorno successivo l’evento, a possibile danno già subito dai cittadini. Il 2 dicembre scorso ARPA ha rilevato una concentrazione media delle 24 h di 92mcg/m3 di PM10. Se 92 è stata la media, quale il valore dei picchi e quale il valore dei minimi? in quali ore i picchi? mentre giocavano i bambini? mentre passeggiavano le gravide ed i pazienti fragili? di giorno o di notte? all’entrata o all’uscita della scuola? o durante le ore di lezione?

Se 92 è stata la media, Frosinone è stata esposta a picchi di concentrazione 20/30 volte superiori al limite ammesso dall’OMS. Quali danni alla salute in quelle ore? chi è stato avvertito? chi è stato messo a conoscenza del pericolo? chi è stato messo in condizione di difendersi? quali le conseguenze future per il sommarsi di tali eventi? Il primato dei tumori infantili, che la Regione Lazio ha recentemente individuato nella nostra Provincia, quanta causa riconosce nell’esposizione ai picchi di PM dai valori sconosciuti da parte delle mamme nel periodo gestazionale? Queste sono domande che attendono risposte utili, non certo proclami di propaganda a ridosso delle elezioni.

*Dott. Giovambattista Martino – coordinatore Associazione Medici per l’Ambiente

 

 

 

 

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No Biodigestori a Frosinone Valle del Sacco

COMITATO NO BIODIGESTORI A FROSINONE - VALLE DEL SACCO

Valle del Sacco e il conflitto tra Sindaci sui biodigestori

Biodigestore 390 FrosinoneToday min minLa Regione ha rilasciato l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di biodigestione promosso da Energia Anagni destinato a trattare 84 mila tonnellate annue di FORSU (frazione organica di rifiuto solido urbano) ad Anagni. L’ufficializzazione è arrivata l’8 novembre con la “conclusione motivata di Conferenza di servizi” (CdS Determinazione regionale n. G15288/2022).
Con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) si chiude il procedimento amministrativo regionale fortemente avversato da cittadini, comitati e associazioni locali. Poco lineare e piuttosto ambigua la posizione del Comune, che non è riuscito a gestire l’iter procedurale con il rigore necessario.

Il Sindaco di Anagni, Daniele Natalia, per correre ai ripari ha tentato la carta del ricorso in opposizione presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, contestando l’illegittimità e l’inopportunità della Determinazione regionale. Alla richiesta di annullamento e/o di integrale riforma, Palazzo Chigi ha risposto il 23 novembre, eccependo che l’Ente non appare legittimato ad opporsi, in quanto i Comuni non hanno competenza in materia di tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, della salute e pubblica incolumità. Non solo, ma ironicamente, suggerisce al Comune di eccepire i presunti vizi di illegittimità dinanzi al TAR del Lazio.

Rilasciata l’AIA, la battaglia legale al Tar e al Consiglio di Stato intentata da comitati e associazioni, al di fuori del procedimento regionale, non si è ancora conclusa ed è probabilmente l’ultima possibilità per fermare la messa in esercizio dell’impianto.

Secondo l’art. 41 della Costituzione “l’iniziativa economica privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, ma nella Regione è soprattutto incontrollata.

A soli 20 km da Anagni la società Maestrale Srl, che fa capo a Giovanni Turriziani, ha presentato un progetto per il trattamento di 50 mila tonnellate annue di FORSU, in una città capoluogo che ne produce appena 6.500.
Nei giorni scorsi il proponente ha sollecitato la Regione a definire la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), nonostante i tempi per la concessione siano scaduti abbondantemente e i termini di legge non siano stati rispettati. Nel mese di gennaio, durante la 3a Conferenza di servizi, su segnalazione della Provincia, la Regione aveva preso atto della carenza di istruttoria della società, ma anziché chiudere il procedimento ha continuato a tenerlo aperto e, contrariamente a quanto dispone la legge, ha concesso al proponente tempi supplementari per ottemperare alle richieste della Provincia, rimandando la decisione di VIA ad una atipica seconda parte della 3a CdS a data da destinarsi.
Nessun richiamo poi nel procedimento ai criteri di verifica del DNSH, secondo cui gli interventi previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non devono arrecare danno significativo all’ambiente, requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti.

Si tratta di passaggi che abbiamo rilevato in atti e, a fronte delle anomalie di tempi e procedure, e delle lacune dello stesso, abbiamo prima richiesto l’archiviazione del procedimento e poi inviato istanza per una valutazione conforme al DNSH.

Così, mentre gli amministratori e i partiti si affannano in vista delle elezioni regionali di febbraio a fare propaganda, i cittadini vedono susseguirsi annunci e comunicati, prima sulla riperimetrazione del SIN e poi sul rilancio della bonifica della Valle del Sacco da parte della Regione. O meglio sulla sua messa in sicurezza, come ha precisato il Commissario straordinario per l'attuazione della bonifica della Valle del fiume Sacco, Illuminato Bonsignore, richiamando tutti all’ordine, sia sui ritardi accumulati (ben 17 anni), sia sull’avvio dei procedimenti (ancora sulla carta) nell’incontro di Ceprano dello scorso 22 novembre, a cui hanno partecipato il Presidente Vicario della Regione, Daniele Leodori e l'Assessore regionale al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani.

Nel frattempo non giungono notizie né dell’operato del Sindaco Riccardo Mastrangeli, né della convocazione del Consiglio comunale di Frosinone, tanto meno della Consulta Ambientale permanente dei Sindaci – di Frosinone, Alatri, Ceccano, Patrica, Torrice, Ferentino e Supino – appositamente istituita il 19 gennaio scorso ai fini dell’attività di controllo sulla localizzazione del biodigestore di Frosinone all’interno del SIN. Di fatto nata in prossimità delle elezioni amministrative del Comune ciociaro, la Consulta non si è mai attivata seriamente. Ne è riprova il Tavolo di confronto ad essa esterno convocato nei giorni scorsi a Ferentino, che ha coinvolto solo alcuni dei Comuni (Anagni, Ferentino, Frosinone, Patrica, Morolo e Supino) interessati dai progetti di impianti di trattamento di rifiuti in uno strano gioco di sovrapposizione e confusione politica che nulla di concreto e positivo fanno presagire.

E ricordiamo come nella sola Provincia di Frosinone, oltre ad Anagni e Frosinone, sono stati depositati altri 2 progetti di trattamento di rifiuti per la produzione di biometano: Ferentino e Patrica, presentati rispettivamente dalla Air Green srl (78 mila tonnellate l’anno di rifiuti organici, di sottoprodotti e scarti di origine agroindustriale) e dalla Recall Frosinone srl (250 mila tonnellate l’anno di FORSU), nella già devastata località ove risiede ancora l’ecomostro di via Le Lame.

La propaganda da un lato e il silenzio degli Amministratori dall’altro, la mancanza di un coordinamento forte tra Comuni, non privi di competenze tecniche, ma di interesse politico, i tentativi di allentare i vincoli del SIN, la mancanza di una vera campagna di informazione ai cittadini della Valle del Sacco e le azioni tardive e di facciata di alcuni Sindaci sono la prova che il potenziale arrivo di altri rifiuti in quantità decuplicata non è stato, e non è, tecnicamente e politicamente contrastato.

Quando ancora i danni sanitari e ambientali del passato sono sotto gli occhi di tutti la Regione e le forze politiche non stanno facendo abbastanza per cambiare il destino di questa Valle. I fondi del PNRR non sono oggetto di discussione dal basso, nemmeno in occasione della campagna elettorale, ed essi segneranno ancora più negativamente il nostro destino, che è deciso cinicamente da coloro che in nome del profitto sono intenzionati a soprassedere sul benessere e sulla qualità della vita, sull’ambiente e sulla salute della popolazione della Valle del Sacco.

Valle del Sacco, 30 novembre 2022

 

 

 

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Forte impatto visivo del Polo Didattico di Frosinone

ZEROTREMILACENTO

Effetto delle opere "site specific" sulla facciata del Polo Didattico di Frosinone

Limonciello Sbardella Apice e Bernardi 390 minCoerentemente con il progetto Città Futura – Arte al Centro zerotremilacento ha chiesto all’arte di tracciare un segno là dove era l’antica porta della città murata volsca del Vi sec.a.C., cioè proprio di fronte alla sede del Polo Didattico dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionle, in piazza Marzi a Frosinone. Questo è il motivo che ci ha indotti a chiedere ospitalità all’Ateneo cassinate che ha accettato dichiarando la sua volontà di aprirsi all'arte contemporanea, come a Cassino, anche nelle sue sedi distaccate. A questo punto abbiamo coinvolto gli artisti e le artiste Giulia Apice, Riccardo Bernardi, Antonio Limonciello, Silvia Sbardella, Anna Maria Tanzi. nella realizzazione di opere "site specific", cioè pensate e create per la facciata dell’edificio e per rispondere alle finalità prefissate.

Le opere sono state realizzate e presentate giovedì 10 novembre nell’ambito dell’evento "Le Unicittà 2022", nell'aula magna del Polo Didattico, presenti il Magnifico Rettore e il Sindaco di Frosinone.

GLI ARTISTI, LE ARTISTE E LE LORO OPEREInstallazione A.M.Tanzi1 390 min

“DIALOGHI” è l’opera di Giulia Apice e Riccardo Bernardi. Essi hanno scelto di aprire un dialogo tra loro, ma anche tra i loro mezzi espressivi. Materia pittorica e mezzi multimediali si fondono e divengono altro, un fluido cromatico in movimento che pone in comunicazione il dentro e il fuori, il luogo di istruzione scientifica e la città come è negli intenti dell’Università.

NATI PER CREARE BELLEZZA è la frase che Antonio Limonciello ha posto nell’attico dell’edificio, una scritta luminosa che suona come una sorta di memento per l’umanità, ma anche e non a caso si offre allo sguardo di questa città che tanto necessita di cura e di attenzione.

MAREMATICA e FISICA IN PRESENZA, le due “lavagne “di Silvia Sbardella, pongono anch’esse in relazione il dentro e il fuori come finestre che si aprono tra i luoghi del sapere e lo scorrere della vita nel quotidiano. Sono immagini scherzose e leggere che sembra vogliano smitizzare la difficoltà del sapere scientifico ed evidenziare che la creatività non è appannaggio dell’arte, ma è propria di diverse discipline, anche della matematica.foto Olga De Gasperis 390 min

COME UNA FESTA OLTRE LA FINESTRA è la frase tratta dalla poesia “La sentenza” della poetessa russa Anna Achmatova che costituisce l’opera di Anna Maria Tanzi. La difficoltà di lettura è voluta e il senso della frase, così isolata dal suo contesto, è lasciata all’interpretazione personale. Certo, la facciata forata da una miriade di finestre sembra il luogo ideale per reggere una dualità dentro/fuori che si ribalta a seconda di dove si trova chi la pronuncia.

Si ringraziano per aver permesso la realizzazione del nostro progetto:
Il Magnifico Rettore Marco Dell’Isola; la Prof.ssa Ivana Bruno; il Prof. Luca Palermo; il Dott Biagio Pascarella.
Si ringraziano inoltre per la loro disponibilità:
Mauro Pelliccioni, Mauro Cipolla e tutto il personale del Polo Didattico.

Il progetto ha il patrocinio gratuito del Comune di Frosinone

 

 

 

 

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Gli impegni di Unione Popolare Frosinone

  • Pubblicato in Partiti

PARTITI: UNIONE POPOLARE FROSINONE

Pace, lavoro, giustizia sociale: le fondamenta della nostra azione politica

UnionePopolare 390Il 25 settembre è passato e le elezioni politiche ci hanno consegnato un governo di destra, il più a destra che la nostra repubblica ha conosciuto dal dopoguerra ad oggi.

Noi come Unione Popolare Frosinone nella serata di venerdì 28 ottobre ci siamo incontrati per discutere e confrontarci in un'assemblea aperta, con militanti e simpatizzanti, per mettere in cantiere le prossime iniziative. Dalla discussione è emersa la necessità di mettere in campo una forte azione politico-sociale, innanzitutto sostenendo e partecipando alla manifestazione sulla pace del 5 novembre, venti di guerra soffiano alimentando il rischio di conflitto nucleare, che incombe sulle nostre teste.

I prossimi mesi saranno durissimi, famiglie e lavoratori dovranno confrontarsi con un costo della vita inaccettabile, in rapporto a miseri salari dei nostri giorni, che impoverira' ulteriormente le loro vite. La duplice tenaglia, economica e sociale, in un contesto sempre più preoccupante di guerra ci impone di mettere in piedi una forte opposizione. Pace, lavoro e giustizia sociale saranno le fondamenta della nostra azione politica.

Frosinone, 31 ottobre 2022
Unione Popolare Frosinone

 

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M5S: “Obiettivo raggiunto: Caschi refrigeranti negli ospedali di Sora e Frosinone”

 

Per gli affetti da cancro evitano o riducono la caduta dei capelli

m5s lazio minRoma, 17 ottobre – “Partono i caschi refrigeranti negli ospedali di Sora e Frosinone che nei prossimi giorni saranno operativi e potranno essere utilizzati dalle pazienti che si sottopongono a trattamenti di chemioterapia. Un risultato importante per il quale abbiamo lavorato a lungo, a partire dalla presentazione di una mozione a mia prima firma nel settembre dello scorso anno”.

Così in una nota Loreto Marcelli, capogruppo M5S alla Regione Lazio e vicepresidente della Commissione Sanità.

“I caschi refrigeranti – spiega Marcelli – sono dispositivi fondamentali per permettere l’umanizzazione delle cure dei pazienti affetti da cancro, in quanto evitano o riducono la caduta dei capelli, che rappresenta senza dubbio uno degli effetti collaterali più temuti da coloro che si sottopongono a trattamenti antitumorali in termini di risvolti psicologici devastanti”.

“Sono particolarmente orgoglioso che la Asl di Frosinone sia la prima struttura della Regione ad attivare questo servizio che, ci auguriamo, possa portare un aiuto e un sollievo per tutti i pazienti che quotidianamente affrontano le sfide e i dolori della malattia. Si tratta di un primo passo importante che ci vedrà impegnati per portare questi dispositivi negli altri poli oncologici del Lazio e rendere così la sanità sempre più efficiente e in grado di offrire un servizio di qualità ai cittadini” conclude Loreto Marcelli.

Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura
Tel. 333-9060897

 

 

 

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Far "ri-conoscere" il centro storico di Frosinone

ASSOCIAZIONE ZEROTREMILACENTO

Per ridare vita alla parte antica della città

perché sei chiuso 350 minRecentemente l'associazione zerotremilacento ha dato avvio a un ciclo di incontri mirati a far ri-conoscere il centro storico di Frosinone.

Al di là dell'interesse specifico per i temi trattati, ci si potrebbe chiedere: da cosa nasce questa volontà?

Ebbene ci è sembrato un bel modo per ridare vita alla parte antica della città e al contempo indicare quella che abbiamo scoperto potrebbe essere la sua vocazione, cioè essere il luogo della cultura e dell'arte.

Avendo preso coscienza di questo, a partire dalla primavera scorsa abbiamo portato l'arte a compiere una lenta e pacifica invasione della città antica. Abbiamo iniziato donando a tutti i residenti un plico contenente mini opere offerte da diversi artisti e proseguito chiedendo ai cittadini di ospitare le opere d'arte nei loro spazi privati, quali finestre, balconi, terrazzi e vetrine, visibili dalla strada. Poi, ad animare e a "segnare" luoghi di particolare suggestione, è stata chiamata la musica, dal grande concerto d'organo in Cattedrale alle brevi incursioni di solisti. Ora, con l'attuale ciclo di incontri, si tenta un'altra pacifica invasione. Chiamiamo il mondo della cultura a mostrarsi e i cittadini a scoprire luoghi, storie e personaggi che costituiscono quel bagaglio di positività che è la bellezza di questo centro storico. E' una bellezza ignorata e surclassata dalle negatività che tutti sanno vedere, però nessuno si domanda perché si siano determinate e quali potrebbero essere le soluzioni. Insomma, in generale, l'atteggiamento è fortemente critico e mai propositivo. Eppure si sa che i problemi dei centri storici esistono da molti decenni e altrove si sono risolti, perché non qui?

Averne cura sarebbe un buon inizio, una cura consapevole con l'apporto di ciascuno e di tutti. Così noi stessi potremmo essere artefici del cambiamento che fa la differenza.

Lasciando altrove l'attività frenetica, il traffico veicolare, l'inquinamento, quella che era l'antica città murata diverrebbe la parte privilegiata di una città più vasta, un quartiere dove si può scegliere di vivere - immersi nella cultura e circondati dal verde - una vita quieta e a misura d'uomo.

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