No all'inceneritore rifiuti di Roma
- Pubblicato in Colleferro
COLLEFERRO. AMBIENTE
Intelligenza e onestà è guardare oltre il proprio naso e i propri interessi
di Gruppo territoriale 5 Stelle Valle del Sacco Roma SudLa storia dovrebbe insegnare a non ripetere gli errori commessi in passato, ancor più se sono stati cagione di disastri e malattie. Dovrebbe essere superfluo dirlo o scriverlo, ma nei fatti e per certe scelte della politica c’è purtroppo sempre bisogno di ripeterlo, anche all’indirizzo di chi si professa intelligente e titolato.
Oggi ci ritroviamo con il neosindaco di Roma che alle sue già poco lusinghiere gesta aggiunge, con allucinante indolenza verso i Cittadini, la proposta per la realizzazione di un termovalorizzatore (ovvero un inceneritore di rifiuti) per risolvere il problema dell’immondizia nella Capitale.
Geniale!
Una proposta quantomeno clamorosa, quella del primo cittadino capitolino – anche se non stupisce più di tanto, dato il personaggio che abbiamo imparato a conoscere fin dall’indomani del suo insediamento in Campidoglio –, che snobba e scavalca con indifferenza tutti i provvedimenti votati a favore di altre tecnologie e/o metodi per una gestione virtuosa dei rifiuti che li porti a divenire, attraverso un processo di differenziazione e lavorazione, materiale post-consumo riciclabile.
Una proposta che riporta l’orologio della transizione ecologica indietro di vari lustri.
Eppure in campagna elettorale Gualtieri raccontava ai romani che avrebbe risolto il problema in pochi mesi, se non settimane, e gran parte dell’elettorato gli ha creduto, dato che lo ha preferito a Virginia Raggi.
Ma ciò che diceva di ritenere facile evidentemente non lo è e ciò è bastato per far affiorare il reale valore politico di questo sindaco in tutta la sua incapacità amministrativa. Un’incapacità pericolosa poiché a danno della salute dei cittadini. Inoltre affiorano anche preoccupanti dosi di approssimazione e incompetenza della serie “ci fa o c’è?” poiché tutto si può dire di un inceneritore (o termovalorizzatore che dir si voglia) tranne che possa essere la soluzione idonea ad affrontare un’emergenza rifiuti visto che la sua realizzazione richiede all’incirca sei anni.
Nel frattempo, sapendo di doversi scontrare con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio fatto di vincoli ambientali nonché di direttive per il recupero e la valorizzazione dei materiali differenziati, sceglie con arroganza la strada di farsi conferire da parte del Governo Draghi i poteri speciali per Roma Capitale così da aggirare gli ostacoli legislativi regionali ed arrivare quindi al via libera del progetto da finanziare (ahimè) con il PNRR i cui soldi derivano da quel recovery fund che il Governo Conte ottenne per finalità opposte a quel disastro ambientale che lascia prefigurare la richiesta di Gualtieri, e noi abitanti della Valle del Sacco, Colleferrini in primis, sappiamo di cosa parliamo.
Anche in questo caso il Governo Draghi farebbe da sponda alle richieste dell’amministrazione PD del Campidoglio, come già accaduto, si ricorderà, quando Gualtieri ottenne il bene placito da Palazzo Chigi per l’esorbitante aumento degli stipendi, suo e di quella sua Giunta che tardava a formarsi proprio perché, a dire dello stesso sindaco, riteneva troppo bassi i compensi percepiti dall’Amministrazione Raggi.
Gualtieri, nel proporre la realizzazione del termovalorizzatore per l’incenerimento dei rifiuti di Roma (il cui sito sarebbe stato individuato in Santa Palomba, territorio che si suddivide tra la zona urbanistica 12N del IX Municipio di Roma Capitale e i comuni di Albano Laziale e Pomezia), cita formalmente Copenaghen quale città dove è attivo il termovalorizzatore che, nelle sue intenzioni, sarebbe da copia/incolla per la città di Roma in quanto, a suo dire, con rilascio degli agenti inquinanti nell'aria prossimo allo zero. E così, specie nella mente dei Cittadini di Colleferro, si consuma l’ennesimo connubio fra centrodestra e centrosinistra, compagini politiche ormai pressoché indistinguibili poiché, in ambedue i sensi, le proposte dell’una vanno di continuo a coincidere con quelle dell’altra. Chi di noi – o quantomeno chi il 2 luglio del 2016 ha assistito al comizio – non ricorda le piste da sci e le aree pic-nic sopra e intorno al termovalorizzatore di Copenaghen menzionate dall’ex sindaco di Colleferro Moffa?
Quella prossimità allo zero accampata da Gualtieri è assolutamente falsa in quanto qualsiasi combustione sprigiona, al di là del filtraggio, innumerevoli sostanze tossiche della gran parte delle quali nulla si sa (come ci insegna, per esempio, l’oncologa Patrizia Gentilini) mentre sono pochissime quelle intercettate dagli appositi rilevatori.
Inoltre Copenaghen è situata in una zona sotto l'influenza atlantica, dove c'è un continuo ricambio di aria (che comunque altro non vuol dire che quell’aria viene spinta da qualche altra parte, verso cioè altri territori).
La realtà e l’onestà intellettuale ci dicono che nessuna tecnologia di incenerimento certifica l'abbattimento totale o quasi degli agenti inquinanti e, in assenza di ricambio naturale dell'aria, i cittadini che risiedono intorno al termovalorizzatore saranno gli unici ad accorgersene, come attestò per Colleferro il rapporto ERAS (Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute) del 31 luglio 2012. L’ERAS denunciò un incremento in città delle ospedalizzazioni legato a disturbi respiratori, soprattutto nei bambini, in seguito all’attivazione dei termovalorizzatori.
Noi del Gruppo territoriale 5 Stelle Valle del Sacco Roma Sud siamo contro l'incenerimento dei rifiuti nel modo più assoluto e siamo sempre più convinti che l'unica strada per la gestione dei rifiuti sia, per una vera valorizzazione, la raccolta differenziata finalizzata al recupero e al riciclo dei materiali post-consumo. Altra via compatibile con la salute dei Cittadini e dell’Ambiente non c’è.
Come accennato, i Cittadini di Colleferro hanno sperimentato sulla propria pelle la convivenza sul territorio con i termovalorizzatori, ragion per cui vorremmo conoscere il pensiero del sindaco Pierluigi Sanna, soprattutto in qualità di vicesindaco della Città Metropolitana di Roma, a proposito della proposta di Gualtieri, dato anche il suo percorso ambientalista di tutto rispetto e il suo contribuito alla chiusura dei due termovalorizzatori presenti a Colleferro.
Riteniamo più che mai importante una precisa e decisa presa di posizione che si opponga alla proposta di Gualtieri da parte del vicesindaco della Città Metropolitana. Ogni latitanza in merito sarebbe da considerare imperdonabile e avrebbe un forte sentore di opportunismo carrieristico. Ad ogni modo, sarebbe sicuramente cinica e irriguardosa nei confronti degli abitanti di Santa Palomba e dintorni.
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