Ancora un risultato disastroso: basta archiviare senza cambiare strada
- Scritto da Ermisio Mazzocchi
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CRONACHE&COMMENTI
Cambiare se stessi per salvare democrazia, sviluppo e progresso
di Ermisio MazzocchiL’astensione è il vero problema politico.
Il 41,5% nel Lazio, in Lombardia 41,6 e il 44,8% nella provincia di Frosinone sono dati che rispecchiano il processo di sfaldamento dei partiti e delle loro organizzazioni
politiche sul territorio, che ha ridotto la capacità di mobilitazione degli elettori e ha fatto smarrire una identificazione con il programma politico del partito di appartenenza, che si traduceva in un'alta partecipazione al voto.
Nella provincia di Frosinone si è passati per l’affluenza nel voto regionale dal 79,5% del 1999 al 44,8% del 2023.
Indubbiamente un’astensione che ha avuto effetti sul risultato politico che i diversi schieramenti hanno ottenuto.
Si deve prendere atto di una sconfitta del centrosinistra di ampie proporzioni che pone una revisione del ruolo della sua politica.
Il PD subisce una sconfitta le cui cause sono molteplice e sono state tutte evidenziate già nel voto del 25 settembre 2022.
La mancata realizzazione di un fronte anti destra, anzi il conflitto e la disgreazione di una auspicata naturale unità capace di contrastare questo governo, ha prodotto una annunciata sconfitta su cui pesa lo stato di stallo del PD, preso più dal suo congresso da oltre tre mesi, che a compiere uno sforzo eccezionale per queste elezioni regionali.
Tale risultato obbliga il PD a risolvere una volta per tutte cosa deve essere e il congresso non sembra dare risposte chiare e definitive.
Oggi è inevitabile e doveroso chiedersi quale saranno le conseguenze sul congresso e in particolare sulle primarie del 18 febbraio: come iscritti e dirigenti interpreteranno questa disfatta del centrosinistra e delle forze che dovrebbero opporsi alla destra? Se la porranno questa domnamda e sapranno rispondere con concretezza ad essa?
Dopo questo risultato, che ha indubbiamente un valore nazionale, sarà necessario che le forze della sinistra e quelle progressiste aprano una seria valutazione su quanto è accaduto e lavorino su un progetto per dare al paese una nuova prospettiva di sviluppo e soprattutto creino le condizioni per un ampio coinvolgimento dei cittadini la cui partecipazione è essenziale per la democrazia.
Non è forse ora di dare vita ad una formazione capace di esser un partito degno di questo nome, con una struttura organizzata, matura e sperimentata cultura di formazione di dirigent e attivisti, propri striumenti di informazione, autonoma e trasparente autonimia finanziaria? Obittivi: credibilità, moralità, radicamento.
Sinistra e centrosinstra, a quando il risveglio e nuova vita? A quando politiche per chi vive di stipendio e di salario? A quando essere al fianco di chi vive nel disagio sociale ed economico?